Un nuovo packaging "intelligente" che, grazie all'aggiunta di una miscela concentrata di oli essenziali naturali, aumenta di diversi giorni la shelf life dell'ortofrutta, rispetto ai cartoni convenzionali, e può dunque favorire politiche di qualità in ottica di esportazione e di qualificazione dell'offerta. Questa innovazione, potenzialmente rivoluzionaria, è stata lanciata di recente in occasione del
Macfrut e rientra nell'ambito delle ricerche che
Bestack svolge da oltre cinque anni in collaborazione con il
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari di Cesena (Università di Bologna) e con il contributo di
Comieco.
L'incontro del 13 dicembre 2016, è stato voluto dagli onorevoli
Maria Chiara Gadda, relatrice e prima firmataria della legge 166/2016 contro gli sprechi, approvata lo scorso 14 settembre, e
Marco Di Maio, della Commissione affari costituzionali. I due, alla presenza di una trentina di operatori – fra cui
Francesco Bassi di Agrintesa e delegati di Fruitimprese e del Cso – hanno sottolineato che
il packaging primario svolge un "ruolo fondamentale" nella riduzione degli scarti di frutta e verdure.In seguito, la Prof.
Rosalba Lanciotti che al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari di Cesena guida un team di ricerca formato dal Prof.
Fausto Gardini e dai ricercatori Lorenzo Siroli e Francesca Patrignani, ha evidenziato i vantaggi della nuova soluzione che è già oggetto di brevetto.
Nel 2016 il cartone ondulato attivo è stato testato in 24 negozi al consumo di Agrintesa, dove sono stati misurati i benefici in termini di freschezza per fragole, albicocche e nettarine, di riduzione degli scarti e di mantenimento delle proprietà organolettiche. In totale, in tre mesi,
sono state fatte più di 4.500 analisi e 200 campionamenti.Per
Bestack sono intervenuti
Claudio Dall'Agata, Direttore Bestack
e
Piero Attoma, Presidente Bestack e Presidente Comieco. "D
opo aver presentato al Macfrut il nostro nuovo packaging – ha detto
Dall'Agata –
abbiamo avuto importanti conferme della bontà di questo progetto e del suo carattere innovativo sia dal riscontro che esso ha avuto sul mercato stesso, sia per l'attenzione crescente da parte dei consumatori e dell'opinione pubblica per il tema dello spreco. Ora facciamo un passo ulteriore, presentando il nostro progetto alle istituzioni, suggellando un percorso di ricerca cominciato già da tempo, che ha prodotto un'innovazione dai risultati difficili da quantificare, data l'enormità della loro portata. In generale, vogliamo fare formazione e cultura, non pubblicità".Si stima che il nuovo cartone possa ridurre gli scarti ortofrutticoli, a livello nazionale, di 850 mila tonnellate l'anno.