29/09/2008

Cara lettera, ti scrivo di nuovo. Appuntamento al Teatro Dal Verme di Milano

C’era una volta la lettera. E invece c’è ancora, almeno a quanto dicono i fatti e i numeri. Cinquemila lettere scritte rigorosamente a mano hanno infatti partecipato negli ultimi tre anni al concorso del Festival delle Lettere, la prima manifestazione italiana dedicata alla scrittura in carta, penna e francobollo organizzata dall’associazione culturale 365 Gradi in collaborazione con la Provincia di Milano e il Patrocinio della Regione Lombardia e del Ministero dei beni culturali.

Che gli italiani fossero un popolo di scrittori non è poi una grande scoperta.
Lo sanno bene i nostri editori che ogni anno ricevono migliaia di romanzi inediti.
Scoprire che nell’era degli sms e delle e-mail il piacere della scrittura via posta è capace di riscuotere ancora così tanto successo, è invece qualcosa per cui vale la pena stupirsi.

La lettera ha sicuramente un fascino che va al di là delle mode e del tempo. Forse perché è padrona del tempo in un modo davvero speciale. Innanzitutto perché ha quasi la stessa età della scrittura. Poi perché è una forma di comunicazione che fa dell’attesa una sua parte integrante. Attendere una lettera o attendere che qualcuno riceva la nostra lettera e ci risponda, è un piacere sottile che l’istantaneità degli strumenti moderni difficilmente riuscirà a soppiantare.

In più, la lettera è un terreno universale: appartiene alle donne e agli uomini, ai giovani e agli anziani, ai colti e ai meno colti. Sono pochi i concorsi a cui può partecipare un bambino di 5 anni come una vecchietta di 95. Il Festival delle Lettere è uno di questi o forse l’unico.


Comieco vi invita alla premiazione delle lettere vincitrici il 12 ottobre al TEATRO DAL VERME di Milano.

prenotazioni@festivaldellelettere.it