06/09/2022

“Carta con carta devi usare”, una nuova strada aperta a Salerno

Si fa bene nella raccolta differenziata, ma si può fare ancora meglio. Può essere questo lo slogan implicito del Comune di Salerno che dallo scorso lunedì 18 luglio, per la precisione dal conferimento dei rifiuti del giorno precedente, ha deciso di vietare la raccolta nelle buste di plastica o di bioplastica della carta e cartone che dovranno essere quindi essere messi, per questione di omogeneità, in buste di carta e o scatole di cartone cioè gli scatoloni normalmente usati per i traslochi o per conservare gli oggetti in cantina.  Lo slogan vero è “Carta con carta devi usare”.

Nei mesi scorsi le novità del piano di raccolta differenziata sono state promosse con la campagna di comunicazione “Una raccolta di successo”. L’iniziativa dell’Amministrazione insieme a Salerno Pulita - azienda che si occupa, in prevalenza, della gestione di servizi di pulizia, igiene ambientale, raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, trattamento della frazione organica nata nel 1997 - è portata avanti insieme a Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, e Coreve, il Consorzio per il recupero degli imballaggi in vetro che fa parte del sistema Conai.

Qual è però la ratio della decisione? Lo spiega in un post su Facebook la stessa Salerno Pulita: è necessaria questa nuova modalità “altrimenti la raccolta sarà inefficace”. Molto correttamente, nel segno della massima trasparenza, sono pubblicati commenti anche fortemente critici dei residenti che pongono problemi reali per esempio il costo dei contenitori, e le difficoltà nel loro reperimento, e del rischio pioggia. E’ chiaro che il Comune ha intrapreso una strada innovativa anche per capire, e conseguentemente risolvere, le criticità. Ma la convinzione è che l’omogeneità del rifiuto consenta il massimo possibile del recupero. Comunque sia è una via aperta che porta certamente benefici, ma che deve essere completata e perfezionata per andare incontro alle richieste dei cittadini.

Ne abbiamo parlato con l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella.

Ci sono già dati sulla raccolta con imballaggi in cartone e carta? Come è nata questa idea?
   Siamo partiti da poco più di un mese con il nuovo piano di raccolta differenziata, possiamo dire che il nostro slogan "una raccolta di successo" è stato davvero di buon augurio perché, al netto di alcune attese criticità sulla modalità del conferimento, registriamo in questo primo mese un sostanziale aumento delle quantità di carta e cartone conferiti, parliamo di almeno un 25% in più rispetto al recente passato. L'idea è quella di poter riportare la città di Salerno a standard elevati per quanto concerne il ciclo dei rifiuti. Ricordiamo che il nostro Comune è stato, fra quelli medio grandi, capoluogo di provincia, fra i primi al Sud per l'avvio nel 2008 della modalità raccolta differenziata porta a porta ed il primo in Campania a dotarsi di un impianto di compostaggio. 

Quali sono le difficoltà fra i residenti con le nuove regole e i cittadini hanno apprezzato la novità?
   Qualche difficoltà è stata registrata nei primi giorni dove oggettivamente avevamo messo in conto di poter affrontare una fase di transizione per il cambio del calendario, poi pian piano ci siamo assestati con conferimenti sempre migliori. In questi giorni registriamo diverse richieste di chiarimento sul conferimento della carta ed in particolare sulla necessità di conferire la stessa in buste dello stesso materiale. Ci troviamo però al cospetto di una minoranza di concittadini ai quali si sta spiegando nel dettaglio la ragione di questa regola che peraltro è avallata da una recente normativa nazionale. Le novità sono state somministrate ai nostri concittadini per mezzo di un'accurata campagna di comunicazione, preparata nei mesi scorsi, con la quale abbiamo inteso sensibilizzare la città per un nuovo progetto di raccolta con novità di rilievo come l'eliminazione delle campane del vetro ed alcune altre proposte, dai raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, agli indumenti con l'obbiettivo di poter coinvolgere sempre di più i nostri concittadini per raggiungere traguardi virtuosi.

Quali sono gli obbiettivi ambientali di lungo periodo e quali sono i prossimi progetti ecologici per Salerno sia per la raccolta differenziata, sia più in generale?
  
Gli obiettivi del prossimo periodo sono diversi, in primis il raggiungimento e la stabilizzazione di una percentuale alta di raccolta differenziata, basti pensare che in questo primo mese già si è raggiunta una cifra pari circa al 74%, un dato francamente inatteso per i primi mesi. C’è da dire che però il lavoro di questi mesi è stato davvero intenso e sinergico e ci ha consentito per lo start up di avere anche un riconoscimento nazionale come comune riciclone.  Abbiamo remato un po’ tutti nella stessa direzione: l'assessorato in perfetta sintonia con la nostra partecipata Salerno Pulita ed il nucleo di polizia ambientale del Comune di Salerno, insieme siamo riusciti nel giro di qualche mese a migliorare il servizio di raccolta e soprattutto a mettere in campo azioni congiunte per i controlli dovuti a tutte le utenze, le domestiche, le commerciali e le grandi utenze come Ospedale, Carcere, Cittadella Giudiziaria e caserme che risiedono nel nostro Comune. Altro obiettivo è sicuramente quello di migliorare i servizi, in particolare lo spazzamento che da qualche anno ha avuto qualche sofferenza in diverse aree della città. Stiamo mettendo in campo iniziative promozionali proposte dai nostri concittadini come la raccolta dei libri usati che stiamo effettuando nelle piazze della città, la stessa sta riscuotendo un forte successo, pensiamo in futuro di poterne organizzare altre concentrandoci su altri materiali.
   Nei prossimi anni vorremmo istituire un centro di riuso e soprattutto abbassare in maniera consistente la Tari ai nostri concittadini. Nel 2022 il tributo ha subito una sensibile diminuzione, ma contiamo di poter riuscire a raggiungere col tempo un risultato significativo, percepibile dai nostri concittadini, immaginando di poter ridurre drasticamente il dato delle tonnellate del materiale non differenziabile che negli anni scorsi è stato conferito in discarica con costi sempre più alti.

  

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