Se servisse un’ulteriore prova della resistenza e della versatilità del cartone ondulato, eccola arrivare dalle sculture di Warren King. L’artista newyorkese realizza splendide e originali statue a grandezza umana di persone che si possono incontrare per strada ogni giorno e degli abitanti di Shaoxing, in China, il villaggio di origine dei suoi nonni. In un’intervista a Forbes, King spiega il segreto dell’espressività delle sue opere e la scelta di questo materiale.
Warren King è un artista statunitense nato a Madison, nel Wisconsin, nel 1970, attualmente residente a New York. Ha esposto le sue opere nei più importanti musei americani ed europei. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla sua attività da artista, King ha lavorato in ruoli diversi, che spiegano anche la sua approfondita conoscenza dei materiali: ingegnere strutturista, si è occupato della progettazione di edifici di grandi dimensioni come stadi e ospedali.
Il cartone, con la sua superficie piana, per Warren King si presta perfettamente alla costruzione di figure capaci di raccontare le immagini della sua infanzia. Ci si potrebbe porre una domanda sul destino di queste opere dopo tanto tempo: per quanto resistente, il cartone è biodegradabile, dunque una scultura realizzata in questo materiale non potrà mai durare quanto un’opera in pietra o metallo. King, con l’esperienza, ha risolto il problema, spiegando come prima cosa che la durevolezza del cartone è molto sottovalutata.
Quando ho iniziato usavo vecchie scatole in cartone comune – spiega - poi ho scoperto che esiste un’ampia gamma di cartoni di diverse qualità. Per le sculture utilizzo cartone non riciclato, privo di acidi e molto resistente. Poi, ricopro i pezzi finiti con una vernice invisibile: dureranno a lungo, a meno che qualcuno ci si sieda sopra, o finiscano sotto la pioggia!
Occorre tanta precisione per ritagliare ogni elemento e per incastrarlo con gli altri, come in un grande puzzle tridimensionale. Warren King prova a spiegare la sua tecnica con alcuni tutorial che pubblica di tanto in tanto sulla sua pagina Facebook. Così – senza la pretesa di raggiungere la perfezione delle sue opere d’arte – tutti possiamo cimentarci nella costruzione di una piccola scultura in cartone: ad esempio di una maschera a forma di scimmia.
Osservando le opere di Warren King, stupisce l’incredibile espressività che esse trasmettono. Incontriamo venditori ambulanti, musicisti di strada, monaci buddisti, imperatori, viaggiatori, giocatori di scacchi, donne che chiacchierano tra loro con le buste della spesa. È l’inesauribile gamma delle emozioni umane – spiega – che lo spinge a proseguire nella realizzazione di queste sculture. Ogni figura è legata ad un luogo, ad un ricordo, ad un periodo della sua vita. C’è poi la serie numerata degli abitanti di Shaoxing, una piccola riproduzione in scala naturale di un popolo lontano. King ha dedicato inoltre una parte della sua produzione alla natura e agli animali e alla riproduzione di maschere tradizionali, dove utilizza anche il colore.
La foto nell'articolo è tratta dal sito di Warren King.