Oltre ai milioni di italiani chiamati a esercitare un diritto e dovere civico, c’è un altro protagonista, più silenzioso, che entra in scena durante le elezioni europee del 26 maggio: è la carta delle
schede elettorali. Una grande quantità di materiale che, in un’ottica di economia circolare, può rivelarsi una preziosa risorsa e trasformarsi in nuova materia prima da inserire nei cicli produttivi.
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