Anche quest’anno ci siamo presentati puntuali all’appuntamento con l’analisi delle performance degli Italiani sulla raccolta di carta e cartone. Il report non è un documento di sintesi degli sforzi del Consorzio, è piuttosto il racconto aggiornato di come avanza la collaborazione con comuni, imprese e cittadini per consolidare il primato del Paese in fatto di raccolta e riciclo di carta e cartone. Ma, soprattutto, il report è la premessa delle sempre più ambiziose sfide all’orizzonte.
I dati.
Il tasso di riciclo degli imballaggi ha superato il 90%: questo significa che, come nel 2022, anche nel 2023 siamo riusciti a superare con anni di anticipo l’obiettivo europeo dell'85% fissato al 2030. Ogni cittadino italiano raccoglie quai 64 kg di carta e cartone portando i volumi complessivi di raccolta a 3,7 milioni di tonnellate (107mila in più rispetto al 2022). L’equivalente di rifiuti urbani che raccolgono insieme Valle d’Aosta, Umbria e Basilicata. Giusto per dimensionare l’impegno e il risultato.
Ovviamente se l’andamento nazionale segue un trend positivo, su scala territoriale c’è chi migliora le proprie performance e chi invece va meno bene.
Sicilia e Veneto guadagnano il record di incremento con un + 9,9% di raccolta. Le Marche invece indossano la “maglia nera” per il più pronunciato decremento (-2,2%). Chiaramente, traino della crescita complessiva rimane il Sud che, con tutte le regioni al netto dell’Abruzzo, registra un incremento medio del 4,5%.
La crescita della raccolta va letta con ancora maggiore entusiasmo se si considera che nel 2023 è rimasta pressoché stabile la produzione dei rifiuti. Ciò che è aumentata dunque, è la capacità dei cittadini di differenziarli (sottraendoli al sacco nero dell’indifferenziato e dunque alla discarica) e quella dei Comuni di raccoglierla e avviarla a riciclo. Un lavoro di squadra che ci rende leader in Europa, primato da cui non ci lasciamo abbagliare mentre guardiamo a sempre più ambiziosi obiettivi.
Gli obiettivi.
Secondo le nostre stime, sono almeno 700mila le tonnellate di rifiuti in carta e cartone che ancora sfuggono ai sistemi di raccolta. Almeno 400mila delle quali nelle regioni del Sud. Una miniera di materiali riciclabili da salvare dalla discarica. L'obiettivo è riuscire a intercettarli entro i prossimi 3-4 anni, portando la raccolta a superare i 4 milioni di tonnellate. Ma oltre i buoni proposti ci sono poi i fatti. Siamo già a lavoro per individuare le leve utili a fare questo ulteriore salto in avanti. A partire dal piano Sud, con investimenti straordinari per 3,5 milioni di euro a disposizione delle amministrazioni meridionali per recuperare le tonnellate di carta che ancora finiscono nell’indifferenziato.
Senza dimenticare che il PNRR ha riservato al settore cartario investimenti per 106 milioni di euro destinati al cofinanziamento di 58 impianti, 39 dei quali proprio al centro-sud. Interventi che consentiranno al sistema di raccolta, selezione e riciclo di incrementare la propria capacità industriale.
Oltre ad aumentare la quantità della raccolta, però, è doveroso migliorare anche la sua qualità. Tema centrale per la sostenibilità economica e ambientale delle attività di riciclo, visto che una scarsa qualità significa maggiori costi per gli impianti che devono farsi carico dello smaltimento degli scarti. I segnali che emergono dal rapporto sono incoraggianti: nel 2023 la media nazionale migliora, dal momento che la frazione estranea all’interno delle raccolte è diminuita dal 2,00% al 1,55%, ma in un caso su quattro la raccolta continua ad avere problemi di impurità. Ancora una volta, soprattutto al sud. Dove il 35% delle raccolte domestiche non raggiunge standard di qualità elevati. Un nodo che proveremo a sciogliere anche con il rinnovo dell’accordo ANCI - CONAI (2025-2029). Ancora una volta, siamo pronti all’azione.