25/10/2022

Carta e cartone: i “progetti faro” dell’economia circolare

    Carta e cartone sono i “progetti faro” dell’economia circolare: lo dimostra il Piano nazionale di ripresa e resilienza – il Pnrr – a cui ormai tutti i settori dell’economia fanno affidamento. Il fatto che il comparto sia giustamente ritenuto strategico è il frutto di un lungo lavoro sul terreno concreto del riciclo e della difesa dell’ambiente. Quei tanti piccoli passi portati avanti negli ultimi decenni finalmente hanno avuto un risultato di rilievo a livello governativo.
    Non a caso le risorse assegnate ammontano a 150 milioni di euro e rappresentano una grande opportunità per migliorare ulteriormente l’elevato livello di circolarità della filiera, che nel comparto dell’imballaggio ha già superato gli obiettivi europei previsti per il 2030 (il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici sia nel 2020 sia nel 2021 ha superato l’85%, ovvero il target dell’Unione Europea).  D’altro canto, si parla di una realtà consolidata: nel 2021 sono state raccolte e avviate a riciclo oltre 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone grazie all’impegno dei cittadini e all’efficienza del segmento cartario tutelato e garantito da Comieco. È interessante notare che le persone stanno apprezzando la sempre maggiore diffusione della raccolta differenziata, un’abitudine ormai consolidata per le famiglie e la collettività intesa anche come amministrazione pubblica. Un segnale chiaro, come detto, di consapevolezza culturale e della necessità - ormai introiettata nelle singole persone - di un rapporto diverso con le abitudini di consumo e la tutela dell’ambiente.
    È quindi evidente che il Pnrr rappresenta l’opportunità per rafforzare ulteriormente l’attività di riciclo della filiera cartaria, un tessuto economico e produttivo che investe, innova, fa ricerca. E che ha presentato una serie di idee e progettualità tradotte in concreto, ammesse nella proposta di graduatoria per i finanziamenti previsti. I progetti selezionati sono 75 e oltre il 40% fra loro riguarda l’area centro-sud del Paese: per la precisione 32 interessano il Sud, 18 il Centro e 25 il Nord; la maggior parte – più del 50% - è stata presentata da impianti di gestione dei rifiuti, circa il 30% dei progetti invece è stato proposto da cartiere e cartotecniche. Il tutto in linea con l’obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha destinato il 60% delle risorse all’area meridionale dell’Italia per dare ulteriore impulso di crescita anche dal punto di vista degli impianti e quindi con una impronta infrastrutturale che non può che essere utile.
    I temi, tra l’altro, saranno oggetto di approfondimento ad Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica che si svolgerò dall’8 all’11 novembre a Rimini. In questo ambito è previsto un dibattito, intitolato “I progetti faro carta e cartone nel PNRR: prospettive di sviluppo di una filiera strategica per l’economia circolare del Paese”, che si terrà nel primo giorno alle 16.15.

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