Paper District, il mondo del riciclo e della sostenibilità di carta e cartone, debutta ad Ecomondo

Squadra che vince non si cambia. Ma per vincere ancora e meglio, serve puntare tutto sul perfezionamento della tattica. Soprattutto se la posta in gioco è la costruzione dell’unico futuro possibile: circolare e sostenibile. Ecco allora che i traguardi raggiunti diventano uno sprone a fare di più e i trofei in bacheca non una semplice collezione, ma un punto di partenza.

I risultati della filiera della carta in Italia parlano chiaro. Con un tasso di riciclo degli imballaggi superiore all'81%, oltre l’obiettivo di riciclo fissato dall'Unione Europea per il 2025, e un tasso di circolarità al 62%, quello della carta emerge come uno dei comparti più virtuosi in Italia, capace di tradurre in fatti l’economia circolare e di porsi all’attenzione come una leva chiave del processo di transizione ecologica. Non è certo un caso, infatti, se l’industria cartaria è una delle quattro filiere faro cui saranno destinati i fondi del PNRR, cui si aggiungono gli investimenti privati previsti dal settore. Oltre 466 milioni di euro per la realizzazione di 70 progetti di ammodernamento degli impianti di raccolta e riciclo. Una somma che ha tutti i presupposti per fare la differenza e guidare lo sviluppo della filiera, portandola al capitolo successivo della sua storia.

È proprio in questo scenario che nasce Paper District, una nuova area tematica dedicata al mondo della carta e del cartone che debutterà alla prossima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale di riferimento in Europa e nel Mediterraneo per le soluzioni, i servizi e le tecnologie legati all’economia verde e circolare. Realizzato grazie alla collaborazione tra Exhibition Group, Comieco, Federazione Carta e Grafica e Unirima, Paper District si pone l’obiettivo di amplificare e concretizzare le tante prospettive di sviluppo del comparto cartario, oggi così in fermento.

Paper District, networking e aggiornamento sulle ultime novità del settore cartario: cuore pulsante dell’economia circolare

La parola chiave che anima Paper District è rete. Un termine che significa in questo caso confronto, collaborazione, gioco di squadra. “L’idea dietro questo spazio – spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco - è riunire tutte le realtà che operano, a diverso titolo, nel settore cartario - dagli impianti di gestione dei rifiuti, alle cartiere ai trasformatori - per raccontare una storia di successo perno dell’economia circolare di cui Comieco è garante con oltre 3.300 aziende consorziate. Nel 1998 in Italia si raccoglieva appena 1 milione di tonnellate di carta e cartone, oggi siamo oltre 3,6 milioni: numeri significativi che dimostrano come il riciclo dei materiali cellulosici sia una realtà consolidata, grazie ad una cultura ambientale sempre più sviluppata e ad un sistema industriale all’avanguardia. Il paper district è la perfetta sintesi di questo modello vincente e l’occasione giusta per condividere esperienze, e rafforzare il ruolo di carta e cartone nell’economia circolare”.

Dalla raccolta differenziata al riciclo alla riqualificazione degli impianti, dai sistemi di certificazione alla digitalizzazione e tracciabilità della filiera; la fiera si concentrerà su contenuti specifici e verticali, creando opportunità per lo sviluppo di contatti e nuove partnership.

“L’organizzazione di un “Paper District” in un contesto come Ecomondo è un forte segnale di riconoscimento del valore industriale e sostenibile della nostra filiera nell’economia circolare del Paese – commenta Maurizio D’Adda Direttore Generale di Federazione Carta Grafica. Come Federazione Carta Grafica – e insieme a Comieco e Unirima – siamo quindi soddisfatti di patrocinare questa nuova iniziativa, anche in coerenza all’impegno della stessa Federazione nel sostenere il percorso di transizione green delle nostre imprese associate”.

Un networking davvero capace di fare la differenza, soprattutto quando si parla di “economia circolare” che, come spiega Francesco Sicilia, Direttore Generale di Unirima
"rappresenta il principale volano per consentire all'Italia di raggiungere gli obiettivi fondamentali della transizione ecologica. In questo scenario, una funzione di assoluto rilievo è esercitata dal comparto della carta da macero che conta circa 600 impianti di produzione di materia prima end-of-waste distribuiti su tutto il territorio nazionale. Grazie alla capacità produttiva delle imprese di questo importante comparto industriale, già nel 2009 sono stati superati gli obiettivi di riciclo europei degli imballaggi cellulosici fissati al 2025, a conferma dell'eccellenza dell'Italia in tale settore su scala internazionale."

In questo contesto, Ecomondo rappresenta il palcoscenico migliore. Basti pensare che, nella scorsa edizione, l’evento ha raccolto 79.200 presenze, per il 10% provenienti da 125 paesi esteri, con 1.405 espositori, di cui il 25% stranieri. Numeri che crescono ancora, se si considerano anche i risultati ottenuti in termini di comunicazione: più di 260.000 visualizzazioni sulla piattaforma digitale durante la manifestazione, 780 milioni di contatti media nell’arco dell’anno, 17 seminari e 181 eventi, di cui 42 internazionali, legati alla fiera.

Ma il Paper District non sarà solo uno luogo espositivo: l’iniziativa darà largo spazio alla formazione, con dibattiti, conferenze e workshop grazie ai quali sarà possibile aggiornarsi sulle ultime tendenze e innovazioni relative a carta e cartone, ampliare le proprie conoscenze imparando dagli esperti del settore. Rete e formazione nel luogo simbolo di una filiera che ha compreso che l’obiettivo di un vivere sostenibile è perseguibile solo unendo forze e competenze, guardando insieme nella stessa direzione, facendo squadra.

Tutte le informazioni per le aziende della filiera di carta e cartone che vorranno aderire al Paper District sono disponibili qui

L’appuntamento è alla Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre