L’anno nuovo ci spinge sempre a progettare come diventare migliori: da qualche tempo, nella sensibilità collettiva italiana, “migliore” è spesso sinonimo di “sostenibile”. Lo stesso vale per la raccolta differenziata, un campo in cui una gestione “sostenibile” diventa davvero tale quando significa “circolare”. E in tema di circolarità, carta e cartone rappresentano un modello italiano all'avanguardia che ha raggiunto ottime performance, al punto da essere ai primi posti in Europa: nel 2021 nel solo comparto degli imballaggi il tasso di riciclo ha superato l’85%, centrando in anticipo l’obiettivo previsto al 2030 dal legislatore. I margini di miglioramento però non mancano di certo.
Quali sono infatti gli elementi che potrebbero spingere ancora di più la quantità e la qualità della raccolta di carta e cartone in Italia? Sicuramente agevolare il corretto conferimento per i cittadini, ad esempio uniformando sul territorio il colore dei contenitori per la raccolta e migliorare le indicazioni riportate sugli imballaggi. Dal lato di chi invece si occupa del recupero e del riciclo dei materiali cellulosici, ciò che risulta prioritario è potenziare la circolarità del processo. È proprio in questa direzione che vanno i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Per rendere una filiera ancora più sostenibile e quindi migliore, si deve investire in macchinari all’avanguardia e approcciare a livello sistemico nuovi metodi per guadagnare circolarità: in una parola, innovazione. A questo scopo sono destinati i 70 progetti ammessi a finanziamento con i 130 milioni di euro del PNRR per i quali è stata pubblicata dal MASE, nei tempi previsti, la graduatoria definitiva. In particolare, i fondi sono stati assegnati in funzione dell’«ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone».
Dei 70 progetti selezionati nel settore cartario oltre il 60% fa capo a imprese del Centro-Sud e quelle del Nord superano di poco il 30%, in linea con il principio di riequilibrio infrastrutturale previsto dal PNRR, che mira a superare le disparità tra i due poli del Paese. I circa 90 milioni di euro destinati al Centro e al Meridione serviranno dunque a ridurre la distanza con le regioni settentrionali. Non è un caso: il Meridione continua ad essere l’area del Paese dove si fa più fatica a segnare numeri importanti nella raccolta ma, proprio per questo, quella che presenta ancora il maggiore potenziale di sviluppo. Nonostante l’ultimo rapporto Comieco (il 27°) abbia mostrato come nel 2021 sia cresciuta la raccolta al Sud, è sempre il Nord ad ottenere le performance migliori.
“I progetti finanziati dal PNRR sono un contributo importante che si colloca nell’ambito del lavoro che il Ministero sta portando avanti per il potenziamento della sostenibilità ambientale ed energetica del Paese", dichiara il Viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava. “Carta e cartone sono uno dei quattro progetti faro a forte valore aggiunto per la transizione ecologica” – prosegue Vannia Gava - una filiera fiore all’occhiello dell’economia circolare italiana”.
Tornando alla gestione dei materiali cellulosici, l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, da un lato, e la costruzione di nuovi impianti, dall’altro, permetteranno di migliorare quantitativamente e qualitativamente la raccolta e il riciclo, così come consentiranno di aumentare il recupero di materia dagli scarti di processo. Si tratta di un’occasione importante che siamo soddisfatti di poter descrivere proprio a inizio del nuovo anno. Adesso gli operatori sono chiamati a confrontarsi nella scelta delle soluzioni più efficienti e tecnologicamente all’avanguardia. Dal canto suo, il Consorzio intende mantenere una visione d’insieme che sia di supporto alla filiera per identificare i prossimi traguardi comuni e individuare nuove opportunità di sviluppo.
“Il 66% circa delle proposte di progettualità presentate dalla filiera della carta e del cartone ha ricevuto un punteggio molto elevato sotto il profilo dell’innovazione tecnologica. Attraverso i progetti presentati sono stati implementati in modo significativo la simbiosi industriale e i distretti circolari, in linea con gli obiettivi del PNRR. Le progettualità della filiera sono pertanto pienamente rispondenti ai criteri europei del Piano d’azione sull’economia circolare”.
Così Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.