Quanto avete apprezzato il primo abbraccio ad un famigliare, dopo la prima ondata di Covid? E la prima cena a casa di amici, ritrovati dopo quarantene e isolamenti?
Una gioia diversa, nata da una privazione fisica a cui nessuno ci aveva preparati. Un’emozione speciale: trovarsi di nuovo dal vivo, stringerci la mano, confrontarsi di persona. E portare avanti azioni concrete, che hanno effetti reali. Esattamente come facevamo durante la pandemia, quando la raccolta differenziata era considerato un gesto significativo per uscire di casa. A testimonianza di come il corretto conferimento avvio a riciclo dei materiali sia un dovere ineludibile, perfino durante il lockdown.
Anche in considerazione di questa riappropriazione della nostra socialità, l'edizione 2023 della Paper Week di Comieco tornerà dal vivo. Soprattutto, per rafforzare la relazione con il territorio, utile a diffondere l’importanza e le caratteristiche di una corretta raccolta differenziata, nel nostro caso di carta e cartone. Perché? Senza raccolta non può esserci riciclo: affinché questo processo proceda in modo efficace, è necessaria una stretta collaborazione, anche di fiducia, tra cittadini, amministrazioni, gestori. Un rapporto che si basa sull’efficienza e la puntualità dei servizi di raccolta differenziata, così come su una condivisione chiara ed efficace delle informazioni utili al cittadino per fare al meglio la raccolta. Insieme per raggiungere un importante obiettivo: dare nuova vita alla carta recuperando una risorsa preziosa, facendo bene all’economia e all’ambiente.
C’è però da dire che l’impatto positivo sull’ambiente della Paper week e gli incontri in presenza non si ferma alla promozione delle “buone pratiche”. Ci sono infatti risvolti aggiuntivi. Il digitale ci ha permesso di portare avanti la kermesse in questi anni ma webinar e call online hanno un impatto ambientale e grandi limiti nel permettere scambi personali efficaci. Per quanto riguarda il primo aspetto, è chiaro che la quantità di Co2 emessa per un incontro fisico (originata principalmente dagli spostamenti necessari) sia superiore a quella di una singola call. Ma la pandemia ha innescato la possibilità di organizzare migliaia di ore in appuntamenti online, svuotandone spesso l’utilità e aumentando notevolmente l’impatto ambientale complessivo di questi tools. Bisogna considerare infatti che per ogni ora trascorsa a guardare o trasmettere video, emettiamo una quantità di Co2 che va da un minimo di 150 grammi a un massimo di un chilo: basterebbe spegnere la videocamera durante la call di lavoro per abbattere quest’impatto ambientale del 96 per cento.
E se il peso dell’impronta sull’ambiente non basta, l’interesse per il ritorno alla socialità emerge anche dalle richieste di adesione a RicicloAperto (oltre 100 impianti apriranno le porte a circa 13mila studenti per far vedere da vicino cosa succede alla carta e al cartone dopo la raccolta differenziata) e dalle principali iniziative che sono state candidate per far parte della Paper Week: tra laboratori, mostre e installazioni, progetti didattici, ad oggi sono 50 e come target principale interessano le scuole e i cittadini, che insieme riflettono il 50% delle proposte presentate. Un terzo di queste avrà ricadute locali, in particolare comunali (una su cinque). La cima del podio delle regioni più attive nelle iniziative finora presentate spetta alla Lombardia, a cui seguono Lazio e Puglia. C’è ancora tempo per proporre nuove idee, l’impegno di tutti è fondamentale e la Paper Week è un appuntamento a cui è ancora possibile aderire fino al 31 marzo: partecipa e proponi la tua idea. Se sei un Consorziato, un designer, un artista, un’azienda, una scuola, un’associazione, un’istituzione locale o nazionale e hai qualcosa da raccontare sul mondo della carta o sul suo riciclo, ti aspettiamo….per stringerci la mano, di nuovo, dal vivo.