Spesa consapevole, e in qualche modo più sostenibile: è partita la nuova campagna promossa a Eataly Lingotto da CONAI e dai Consorzi COMIECO, COREPLA, COREVE,
RICREA, RILEGNO, CIAL e BIOREPACK.
Il primo nato della famiglia Eataly abbraccia questa iniziativa continuando il percorso di sensibilizzazione ed approfondimento sul tema della consapevolezza relativa al packaging dei prodotti nel momento della spesa che da sempre offre ai suoi clienti.
Secondo un recente studio CONAI, infatti, nel fare acquisti agroalimentari gli italiani tengono in considerazione diverse caratteristiche ambientali del packaging: sono attenti alle informazioni sulla raccolta differenziata presenti sul packaging (il 54% del campione le cerca spesso o sempre), alle informazioni sulla riciclabilità dell’imballaggio (oltre il 50% controlla con elevata frequenza che la confezione sia riciclabile) e alla presenza di altre informazioni ambientali come – fra gli esempi – il contenuto di materiale riciclato, l’utilizzo di materia proveniente da foreste gestite responsabilmente o la carbon footprint (il 50% considera spesso o sempre queste informazioni).
La nuova campagna informativa arriva sugli scaffali di Eataly Lingotto dove chi fa la spesa – potendo da sempre scegliere i prodotti con grande consapevolezza sui produttori, le filiere e i territori d’origine – ora può ottenere nuove informazioni sul packaging dei prodotti da acquistare: cartellini e targhe raccontano i sette materiali di imballaggio, le loro caratteristiche e come possono trovare una seconda vita, se accuratamente differenziati.
Quello rivolto da CONAI e dai Consorzi COMIECO, COREPLA, COREVE, RICREA, RILEGNO, CIAL e BIOREPACK è uno stimolo importante in una sede in cui da sempre la spesa è un momento di riflessione e consapevolezza: essere attori informati e attivi sul riciclo, separando correttamente carta e cartone, plastica, vetro, acciaio, legno, alluminio, e plastica biodegradabile e compostabile.
I Consorzi di filiera operano su tutto il territorio nazionale per garantire un corretto fine vita ai rifiuti di imballaggio, perché evitino la discarica e diventino risorse per nuovi cicli produttivi. I risultati? In Italia, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, nel 2020 è stato avviato a riciclo il 73% dei rifiuti di
imballaggio.