In vista della importantissima
Conferenza di Parigi, l
’Appello delle imprese e delle organizzazioni della green economy per un efficace accordo internazionale sul clima rappresenta il
contributo delle
imprese italiane alla COP21.
L'Appello è stato elaborato attraverso un ampio processo di consultazione svolto nell’ambito degli Stati generali della green economy 2015 e con il contributo di numerosi esperti e di rappresentanti di organizzazioni e di imprese italiane.
L'Appello ai decisori politici è basato sulle seguenti sette proposte:
- Promuovere un efficace accordo internazionale e attuare significative misure nazionali di mitigazione e di adattamento
- Adottare target legalmente vincolanti, in linea con l’obiettivo dei 2°C, basati su criteri di equità
- arare una riforma della fiscalità ecologica, introducendo una carbon tax ed eliminando i sussidi dannosi per l’ambiente
- Sfruttare l’enorme potenziale di efficienza energetica in tutti i settori: edifici, trasporti, agricoltura, industria e servizi
- Accelerare l’uscita dalle fonti fossili e la crescita delle energie rinnovabili
- Promuovere modelli di gestione del suolo più sostenibili, puntando su un ruolo attivo dell’agricoltura per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico
- Puntare sull’eco-innovazione e sull’economia circolare, fattori chiave della transizione
Al momento l’Appello, promosso e sottoscritto dalle 64 organizzazioni del Consiglio Nazionale, è stato firmato da alcune importanti imprese italiane, può essere sottoscritto fino il 25 novembre e non oltre con l'obiettivo di raggiungere il più ampio numero possibile di imprese aderenti, tramite il sito web www.appelloimpreseperilclima.eu
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Il cambiamento climatico in atto è la più grave minaccia della nostra epoca. Senza nuovi interventi, i trend attuali delle emissioni di gas serra porterebbero a un aumento medio della temperatura terrestre di 3,7-4,8°C rispetto al periodo preindustriale: un aumento ben oltre i 2°C – ritenuto sostenibile benché non privo di conseguenze negative – che avrebbe ripercussioni ambientali, sociali ed economiche disastrose. Prevenire un esito disastroso del cambiamento climatico è ancora possibile dimezzando le emissioni mondiali di gas serra entro il 2050, rispetto a quelle del 2010.
Le capacità, le tecnologie e gli strumenti per conseguire un tale obiettivo sono disponibili, a costi sostenibili e con possibilità di attivare nuove occasioni di sviluppo.