31/08/2021

Fabriano e la carta: una storia di ingegno e creatività che va avanti da oltre 750 anni

A farci compagnia nelle ore di tecnica, a scuola, non c’erano solo goniometri, squadre e compassi. Se ricordi bene, non mancavano mai dei particolari fogli di carta da disegno: i mitici Fabriano. Fin da bambini, associamo il nome di questa città situata in provincia di Ancona, sull’Appennino umbro-marchigiano, alla carta.

Non tutti sanno che la carta come la conosciamo oggi la dobbiamo proprio alle innovazioni introdotte dai mastri cartai di Fabriano più di sette secoli fa. Ma come è diventata Fabriano la “città della carta”, famosa in tutto il mondo, tanto da aggiudicarsi nel 2013 il titolo di Città Creativa dell'Unesco nella sezione "Artigianato, arti e tradizioni popolari"?

Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro. Come è risaputo, i primi ad aver inventato la carta sono stati i cinesi, probabilmente già intorno al II-I secolo avanti Cristo. La carta poi è arrivata in Italia nel Medioevo grazie all’intermediazione degli arabi. O meglio, è arrivata grazie all’intraprendenza dei nostri mercanti, che intuirono il grande potenziale di questo materiale.

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Una data simbolo è il 1264: in un documento risalente a quell’anno si attestava che un notaio di Matelica, a pochi chilometri da Fabriano, aveva acquistato degli articoli di cancelleria, tra cui dei quaderni di carta. Ora, è probabile, anzi quasi certo, che a Fabriano la produzione della carta a mano fosse iniziata qualche decennio prima. Il punto è un altro. Nel borgo marchigiano è nato un nuovo modo di fare la carta. Qui è iniziata la storia della carta occidentale, qui si è affermato uno standard di produzione e di qualità artigianale che è rimasto immutato nei secoli fino ai giorni nostri.

La carta di tipo arabo non soddisfaceva tutti i requisiti necessari. La materia prima era sempre la stessa, ovvero cotone, lino e canapa ricavati attraverso il riutilizzo di tessuti, stracci e vele dismesse: già nel Medioevo era ben chiaro il concetto di riciclo! Il problema stava nella colla d’amido, che poteva andar bene in Medio Oriente e in Andalusia, dove il clima è caldo e secco, ma non in Italia. Con un clima più umido, come il nostro, la colla vegetale rischiava infatti di fermentare e di trasformarsi in zucchero, e quindi in muffa che lentamente consumava il foglio di carta. Ecco allora che i mastri cartai fabrianesi si sono inventati la collatura con la gelatina animale per ovviare a questo problema.

La seconda innovazione tecnologica “made in Fabriano” è stata poi la pila a magli multipli, che veniva già impiegata nella manifattura della lana locale. Si trattava di un macchinario per sfibrare gli stracci e trasformarli in pasta, che era in grado di sfruttare l’energia dei corsi d’acqua e che permetteva di ottenere un grande risparmio di tempo e di costi.

Infine, Fabriano è ricordata soprattutto per l’invenzione della filigrana, ossia quella tecnica che consente di imprimere nei fogli di carta stemmi o immagini visibili in trasparenza. Ogni mastro cartaio fabrianese apponeva così la sua “firma” alle opere che produceva. La filigrana era una sorta di sigillo di garanzia, che permetteva di riconoscere subito se un foglio proveniva da una certa cartiera piuttosto che da un’altra.

Cosa vedere

Se vuoi ripercorrere questa storia straordinaria e apprezzarla ancora di più, non c’è niente di meglio di una visita al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Attraverso percorsi tematici e anche attività didattiche rivolte ai più piccoli, il museo permette di ammirare le riproduzioni dei macchinari originali e di toccare con mano come si faceva la carta, contribuendo a mantenere viva questa tradizione secolare.

Oggi infatti nella città marchigiana non c’è spazio soltanto per la produzione industriale della carta. Anche se viene considerato un settore di nicchia, la produzione della carta a mano rappresenta ancora l’anima di questo territorio. Perché conserva un patrimonio di saperi, dal valore inestimabile, che si è accumulato in oltre 750 anni di storia. E le parole non potranno mai restituire pienamente il fascino senza tempo che si nasconde dietro alla nascita di un foglio di carta.

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Info utili

Museo della Carta e della Filigrana

Largo Fratelli Spacca, 2 - 60044 Fabriano (AN)

Orari: aperto dal martedì alla domenica 09:00 – 19:00

Telefono: + 39 0732 22334 / 709297

Posta elettronica: mcf@comune.fabriano.an.it

Per ulteriori informazioni: www.museodellacarta.com

 

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