Comieco è il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, è un consorzio privato e senza fini di lucro.
Sono tenuti ad iscriversi a Comieco i produttori e gli importatori di imballaggio e di materia prima per imballaggio cellulosico, qualora non provvedano autonomamente ad organizzare la gestione dei propri rifiuti di imballaggio o a mettere in atto un sistema di restituzione dei propri imballaggi (art. 221, comma 3, dlgs 152/2006).
Per una migliore razionalizzazione dell’attività partecipano al Consorzio anche operatori del recupero. Sono consorziate a Comieco circa 3.400 aziende.
Il suo scopo è di garantire la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi di carta e cartone (art.223, Dlgs 152/2006).
I mezzi finanziari per il funzionamento del Consorzio derivano dal Contributo Ambientale (CAC) versato dai Consorziati e dal corrispettivo, se dovuto, che le cartiere versano al Consorzio a seconda del valore di mercato del macero che utilizzano, il cosiddetto “aggancio al mercato”.
Comieco ha la responsabilità di fornire i risultati conseguiti nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il Decreto Ronchi prima e ora Dlgs.152/06, di riciclo e recupero degli imballaggi cellulosici. A tal fine Comieco, attraverso la Banca Dati Comieco (Ba.Da.Com.), richiede ai Consorziati una comunicazione annuale sui dati relativi alla produzione di materia prima per imballaggi e alla produzione e vendita di imballaggi in carta e cartone
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CONAI è il Consorzio Nazionale Imballaggi – è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi (di tutti i materiali) con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il Dlgs. 152/06 e di coordinare i 6 Consorzi dei materiali: Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica e Vetro..
I produttori e gli importatori di imballaggi o di materiale di imballaggio in carta e cartone sono tenuti ad aderire sia al CONAI che a Comieco, sono tenuti alla Dichiarazione periodica e al versamento del Contributo Ambientale (CAC) incassato dal cliente utilizzatore di imballaggi dopo aver ricevuto fattura da CONAI.
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Sia Comieco che CONAI per svolgere correttamente le loro attività hanno bisogno dei dati di produzione e vendita degli imballaggi da parte dei propri Consorziati. A questo scopo i due Consorzi gestiscono due differenti banche dati.
Comieco richiede ai suoi Consorziati esclusivamente i dati di produzione e vendita di materia prima per imballaggio e di imballaggi in carta e cartone una volta all’anno (la scadenza è il 28 febbraio di ogni anno) attraverso la compilazione della modulistica online Ba.Da.Com.. Le cartiere consorziate invece hanno l’obbligo d’invio dei dati semestralmente.
CONAI richiede i dati al produttore di imballaggi di ciascun materiale, non solo di carta e cartone e lo fa attraverso la Dichiarazione periodica del Contributo Ambientale. Per i produttori/importatori di imballaggi in carta e cartone questa dichiarazione viene effettuata, a seconda dell’attività svolta, tramite la compilazione del modulo 6.1, 6.2, 6.10 e 6.14 da inoltrare a CONAI con diversa periodicità a seconda dell’entità del CAC.
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All’atto dell’adesione a Comieco ad ogni Consorziato viene attribuito un codice identificativo progressivo. Il Consorzio comunica ufficialmente l’ingresso al nuovo consorziato tramite l’invio di una lettera all’interno della quale compare il codice del consorziato. Anche all’interno della comunicazione di richiesta dati Ba.Da.Com. ad inizio anno, viene ribadito il codice.
No, non è lo stesso.
Il codice identificativo del Consorziato Comieco è composto da un numero progressivo separato da una barra dall’anno di iscrizione espresso in due cifre. Es.: 1234/98 corrisponde al consorziato numero 1234 iscritto nel 1998.
Eccezione è il codice per i consorziati fondatori di Comieco (sono n.31) che è composto solo da un numero progressivo, senza la barra e l’anno di iscrizione.
Il codice identificativo assegnato da CONAI ai propri consorziati è un progressivo di 8 cifre e compare sempre all’interno delle fatture che CONAI emette ai suoi consorziati.
L’azienda che intende utilizzare il marchio di appartenenza deve essere consorziata a Comieco. Per marchio identificativo s’intende il logo COMIECO, con il codice progressivo attribuito al socio. Il suo utilizzo è facoltativo e deve rispettare le condizioni previste dal Regolamento Consortile (art. 22) ed in particolare dal Regolamento sul marchio di appartenenza a Comieco, allegato al Regolamento Consortile. Può essere posto sull’imballaggio, sulla carta intestata, sui documenti contabili, ecc. a scelta dell’associato. Il marchio rimane di proprietà esclusiva di COMIECO.
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Il Ba.da.com. è la Banca Dati Comieco, strumento indispensabile per la gestione del Consorzio stesso.
Contiene tutte le informazioni relative aii soggetti consorziati, le loro anagrafiche e i dati relativi alla loro produzione e vendita di materia prima per imballaggio e di imballaggi in carta e cartone. Questi dati sono richiesti alle imprese consorziate per poter assolvere agli obblighi derivanti dal rapporto consortile, nonché sono previsti dalle leggi e/o dai regolamenti che disciplinano la materia.
Ogni anno a gennaio Comieco invia una lettera ai suoi Consorziati con la richiesta della fornitura dei dati della loro produzione e vendita invitandoli alla compilazione della modulistica Ba.Da.Com. da effettuarsi on-line attraverso l’accesso al sito internet http://badacom.comieco.org. Questa modalità prevede l’accesso con password personale comunicata direttamente al Consorziato. Qualora il Consorziato non avesse accesso a internet può fare richiesta della modulistica cartacea.
Sono a disposizione del Consorziato le “Istruzioni” e il “Manuale web”, inoltre una casella di posta elettronica (badacom@comieco.org ) e un numero di telefono (tel. 02-55024232) a supporto nella fase di compilazione.
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La comunicazione tempestiva delle variazioni anagrafiche (variazione indirizzo sede legale o amministrativa o dello stabilimento, oppure della denominazione dell’azienda, oppure variazione del numero di telefono o fax) e societarie (fusioni, incorporazioni di società, cambio ragione sociale, ecc…) che interessano i Consorziati è necessaria e indispensabile per la corretta gestione delle attività del consorzio stesso. Tra queste segnalazioni risulta importante anche la comunicazioni di avvio di procedure di liquidazione o di fallimento.
Si ricorda che è necessario segnalare queste variazioni anche a CONAI.
Comieco mette a disposizione una serie di moduli utili alla comunicazione di qualsiasi variazione
Ciascuno dei Consorziati è tenuto a concorrere alla costituzione del fondo consortile versando una somma proporzionale al numero di quote che gli vengono attribuite all’interno della categoria di appartenenza. Le quote vengono ripartite fra le categorie di Consorziati nel modo seguente:
• produttori ed importatori di materiale cellulosico: 40%;
• produttori ed importatori di imballaggi vuoti: 40%;
• utilizzatori, autoproduttori ed importatori di imballaggi: 15% (quote non assegnate in quanto non ci sono iscritti in tale categoria);
• recuperatori: 5%.
L’attribuzione delle quote per ogni consorziato è determinata annualmente ad ogni Assemblea e alla fine dell’anno, in base al prodotto ceduto in Italia. I Consorziati sono tenuti perciò a fornire le informazioni richieste da Comieco sia all’atto dell’adesione che entro la fine del mese di febbraio di ciascun anno (compilazione Ba.Da.Com.).
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In caso di recessione o esclusione dal Consorzio non si procede alla liquidazione della quota e nulla è dovuto, a qualsiasi titolo, al consorziato receduto o escluso (art.21 bis dello Statuto Consortile).
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Ad ogni Assemblea Comieco ridistribuisce le 85.000 quote ai suoi consorziati e nei primi mesi di ogni anno invia comunicazione scritta ad ogni società consorziata per informare delle quote assegnatele ed evidenziare la posizione debitoria o creditoria, al 31 dicembre dell’anno precedente, nei confronti di Comieco.
Le coordinate bancarie, richieste contestualmente alla compilazione della Banca Dati Comieco, si rivelano necessarie nei casi in cui la società consorziata abbia una posizione creditoria nei confronti di Comieco, posizione che si viene a creare con la diminuzione delle quote assegnate alla singola società.
Si ricorda che le quote vengono assegnate in base alla produzione dichiarata annualmente attraverso la Banca Dati Comieco ed al numero delle società consorziate
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Tutti gli imballaggi cellulosici sono riciclabili, perciò dopo l’uso devono essere conferiti negli appositi contenitori dedicati alla raccolta differenziata seguendo le indicazioni fornite dal Comune o il gestore incaricato.
Anche i cartoni per bevande sono riciclabili perchè costituiti da un materiale in poliaccoppiato formato prevalentemente da carta.
Per avere informazioni più approfondite sulla corretta gestione degli imballaggi cellulosici contattateci.
Sull’imballo inoltre devono/possono essere applicati simboli e/o frasi per la corretta informazione ambientale, rivolti all’utilizzatore e al consumatore finale degli imballaggi, per facilitare le operazioni di riutilizzo (quando questo è previsto) oppure di recupero dei rifiuti di imballaggio, nelle diverse forme possibili (come riciclaggio, compostaggio, valorizzazione energetica ecc…). Si consiglia la consultazione del documento “Linee Guida per l'etichettatura ambientale degli imballaggi“.
Documenti e link utili:
www.tiriciclo.it
Linee Guida per l'etichettatura ambientale degli imballaggi
Per il principio “chi inquina paga” e della “responsabilità condivisa”: “I produttori e gli utilizzatori degli imballaggi sono responsabili della corretta ed efficace gestione ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi generati dal consumo dei propri prodotti, in proporzione alla quantità, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immesso sul mercato nazionale […] “(art.221 e 224, Dlgs 152/06).
Il Contributo Ambientale, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra i Produttori e Utilizzatori i costi della raccolta differenziata, del riciclo e del recupero dei rifiuti di imballaggio.
La sua gestione è garantita da CONAI e dai Consorzi di Filiera.
Per saperne di più consulta il sito CONAI
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Sì, la fornitura dei dati è sempre richiesta anche in caso di produzione nulla. Il Ba.Da.Com. verrà compilato ricordando di segnare sulla modulistica (scheda anagrafica) l’appartenenza alla fascia “in esenzione”.
Occorre dare comunicazione al Consorzio della mancata produzione di imballaggi attraverso i canali a disposizione: via e-mail o via telefono o via posta. In questo modo sarà il Consorzio stesso a inserire nella banca dati questa informazione.
Il Contributo Ambientale va applicato in un preciso punto del ciclo di vita degli imballaggi denominato "prima cessione" che corrisponde al passaggio dall'ultimo produttore al primo utilizzatore. In questa caso specifico anche se le scatole non subiranno altre trasformazioni dopo di Lei, l'ultimo produttore risulta essere il Suo cliente che è colui che cederà le scatole ad un utilizzatore e addebiterà di conseguenza in fattura il Contributo Ambientale Conai.
Su questi quantitativi Lei non ha alcun obbligo rispetto al Contributo Ambientale.
Questi quantitativi inoltre non vanno dichiarati all'interno del Ba.Da.Com.
La carta da regalo, come indicato nell’elenco esemplificativo e non esaustivo consultabile sul sito www.conai.org , è considerata imballaggio in funzione della normativa europea e nazionale. È però esclusa dal campo di applicazione del Contributo Ambientale CONAI qualora venga venduta in confezioni da adibire esclusivamente ad uso domestico.
Ai fini dell’esenzione dal Contributo Ambientale sarà il cliente ad inviare al proprio fornitore una dichiarazione in cui comunica la destinazione d’uso dell’imballaggio in oggetto.
Sì sono imballaggio, sia che siano fissate sull’imballaggio, sia che siano direttamente attaccate al prodotto. Il riferimento è l’allegato E del D.lgs 152/06 criterio iii): “i componenti dell’imballaggio e gli elementi accessori integrati nell’imballaggio sono considerati parti integranti dello stesso. Gli elementi accessori direttamente fissati o attaccati al prodotto e che svolgono funzioni di imballaggio sono considerati imballaggio a meno che non siano parte integrante del prodotto e tutti gli elementi siano destinati ad essere consumati o eliminati insieme”.
Per la filiera della carta il progetto di diversificazione è stato orientato, a partire dall’applicazione relativa ai contenitori poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi a migliorare l’efficacia del processo di valorizzazione degli imballaggi a base cellulosica più complessi da riciclare, attraverso il consolidamento e lo sviluppo delle attività di raccolta e di selezione, per ottenere un flusso omogeneo di rifiuti da avviare ad una fase di riciclo dedicata.
La diversificazione contributiva è una delle leve impiegate per orientare le aziende verso imballaggi sempre più riciclabili.
Il progetto di diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta è stato avviato a gennaio 2019, con esclusivo riferimento agli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi (CPL).
Da ottobre 2020 è partita la fase sperimentale con una nuova modulistica dichiarativa per altri imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta, diversi dai CPL, al fine di individuare tipologie e quantità di imballaggi oggetto di diversificazione.
La nuova diversificazione contributiva per imballaggi poliaccopiati a prevalenza carta entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.
Per “imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta” (o accoppiati con altri materiali), si devono intendere gli imballaggi compositi costituiti in modo strutturale da due o più materiali non separabili manualmente, in cui il materiale prevalente in termini di peso è la carta e il peso del materiale non cellulosico è comunque superiore al 5% del peso complessivo dell’imballaggio.
Il D.Lgs. 3 settembre 2020, n. 116, che ha recepito le nuove direttive europee, ha introdotto il termine imballaggio composito.
L'imballaggio composito è un packaging costituito da due o più strati di materiali diversi che non possono essere separati manualmente e formano una singola unità, composto da un recipiente interno e da un involucro esterno, e che è riempito, immagazzinato, trasportato e svuotato in quanto tale.
Gli imballaggi compositi a prevalenza carta, diversi da quelli per liquidi (CPL), sono stati divisi in quattro tipologie in base al peso della componente carta sul totale del peso dell’imballaggio.
Fascia A(base) : 35 €/t
Fascia B (CPL) : 55 €/t
Fascia C: 35 €/t + 115 €/t (extra CAC) = 145 €/t
Fascia D: 35 €/t + 245 €/t (extra CAC) = 275 €/t
Per sapere quanta percentuale di fibra di carta e cartone è contenuta nel proprio imballaggio è necessario rivolgersi al fornitore da cui si è acquistato il materiale, richiedendogli la scheda tecnica che rappresenta la carta d’identità del materiale stesso.
Con l’entrata a regime dei nuovi valori di Extra CAC, i quantitativi di poliaccoppiati con componente carta non esplicitata verranno assimilati a quelli di fascia D con componente della carta <60%, ossia quelli con l’Extra CAC più elevato.
Comieco riconosce ai convenzionati un corrispettivo il cui gettito viene generato dal Contributo Ambientale Conai (CAC), ma che non varia in base alla variazione del contributo.
È l’Accordo Quadro ANCI-CONAI vigente che definisce i corrispettivi che vengono riconosciuti ai convenzionati, quindi per i convenzionati l’entrata in vigore del nuovo contributo diversificato per la carta non comporta cambiamenti.