In un anno ricicliamo oltre 5 tonnellate. Il vantaggio?
E' come se non usassimo l'auto per 6 giorni di fila.
I consigli del Consorzio
Arriva la Pasqua, tempo di colombe. Chiuse nelle loro belle scatole colorate, con fiori di pesco e cieli azzurri sullo sfondo. Ma quanti di noi sanno che quelle stesse scatole, non più tardi di quattro mesi fa, erano di un’altra orma e colore, diciamo un po' più alte, magari rosse e oro, e contenevano panettoni e pandoro? Scatole riciclate, quindi. Come la quasi totalità degli imballaggi, alimentari e no, che capitano ogni giorno tra le mani.
Siamo tra i più bravi. E il riciclo, ormai diventato un must dell’economia, si traduce anche in risparmio, perché per produrre una tonnellata di carta ex novo si usano 440 mila liti i d'acqua e 7.600 kilowatt d'energia, mentre per ottenerla da carta riciclata bastano 1.800 litri e 2.700 kilowatt. E la quantità di carta raccolta e riciclata dalle famiglie italiane equivale al risparmio energetico del blocco del traffico per 6 giorni e 6 notti.
Una volta tanto, noi italiani siamo tra i più bravi: ricicliamo la metà della carta prodotta ogni anno (5.5 milioni di tonnellate su 11 milioni), siamo al terzo posto in Europa, dopo Germania e Gran Bretagna, e la esportiamo addirittura in Cina e Turchia. Ma si può fare di più, riciclando sempre di più e cominciando dai gesti quotidiani, come spiegano gli esperti di Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi, che riunisce oltre 3.600 aziende e grazie ad accordi con oltre 5 mila comuni e iniziative come le Cartoniadi (una gara tra città italiane a chi ricicla di più) garantisce il recupero di carta e cartone. Ecco i consigli di Comieco.
In casa. Adottate già in casa i principi della raccolta differenziata, e riunite insieme carta e cartone. Ricordandovi anche di quella “nascosta”, perché è facile tenere da parte cartoni di imballaggio e vecchi giornali, ma più difficile è ricordarsi anche delle scatole del dentifricio o dei saponi, delle “anime” dei rotoli di carta igienica, dei vassoietti delle merendine, dei cartoncini leggeri nelle confezioni di calze e collant, dei biglietti del treno o del tram. Ricordate, però, di non unire carte sporche o bagnate (cartoni con avanzi di cibo, fazzoletti dì carta usati) perché fermenterebbero e rovinerebbero quella asciutta.
Riutilizzo - Usate il retro dei fogli per appunti o compiti in brutta copia dei figli, riutilizzate le buste applicandovi sopra etichette adesive, preferite quaderni e blocchi in carta riciclata, cartellette d’archivio in cartoncino invece che in plastica.
Quando si fa la spesa - scegliete i prodotti imballati in carta o cartone. Meglio la pasta in scatola che in buste trasparenti, le uova nei contenitori di cartone, e così i surgelati. Il cartone dei surgelati è anche una spia dello stato di conservazione: se la catena del freddo dovesse subire un’interruzione, la scatola di cartone si deforma, diventa ondulata o con gli spigoli arrotondati. Cose che non sì riscontrano con le buste.
I cassonetti - Gettate sempre carta e cartoni nei cassonetti differenziati. Se sono strapieni o si hanno rifiuti ingombranti, rivolgetevi alle “isole ecologiche” o “Riciclerie” tramite Comune o azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti): sono delle mini-discariche aperte al pubblico, talvolta addirittura in città, dove gettare i rifiuti e divise per settore (carta, plastica, alluminio. ecc.).
Come ritorna - Carta e cartone riciclato ritornano nelle nostre case non solo come imballaggio, ma anche come giornali e libri, pannelli fonoassorbenti. coibentanti dell'edilizia, mobili e oggetti d'arredo.
Emanurela Dini