Se fino a qualche anno fa il packaging limitava la sua funzione alla protezione del prodotto che conteneva, al suo trasporto e alla comunicazione di informazioni per il consumatore finale, oggi, nell’era dell’economia circolare, la sfida per le aziende produttrici di imballaggi si intensifica: l’obiettivo è quello di coniugare sostenibilità e innovazione per progettare imballaggi funzionali con il minore spreco possibile di risorse e una crescente attenzione all’utilizzo efficiente delle stesse.
La ricerca di nuove e performanti soluzioni sia a livello di prodotto, che a livello di processo, ha già dato avvio, nel settore cartario, ad un percorso volto al raggiungimento di una piena integrazione tra il tema della sostenibilità e quello dell’innovazione, in perfetta sintonia e aderenza con quella che, più in generale, a livello globale, europeo e nazionale, è stata l’affermazione del cosiddetto concetto di eco-innovation.
La filiera degli imballaggi in carta e cartone investe nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative che valorizzano tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti; al riguardo basti pensare che l’industria cartaria italiana investe complessivamente 420 milioni di euro all’anno, equivalenti al 12% del dato europeo, pari complessivamente a 3,5 miliardi di euro annui. In particolare, tra il 2010 e il 2015 sono stati depositati in Italia 316 nuovi brevetti per gli imballaggi in carta e cartone, un dato sicuramente significativo se comparato con le 126 richieste di brevetto presentate per gli imballaggi in plastica. Il tema dell’innovazione si fonde strettamente con quello dell’economia circolare, trovando piena valorizzazione nel concetto di “eco-innovazione” e l’industria cartaria pare aver compreso perfettamente le potenzialità intrinseche a tale connubio. L’industria cartaria valorizza e fa propri i principi della circular economy, proponendo soluzioni di processo e di prodotto che guardano alla sostenibilità lungo tutte le fasi del ciclo di vita degli imballaggi, dall’eco-design, al riciclo.
Al riguardo, per fare alcuni esempi, basti pensare ad imballaggi che ottimizzano gli spazi facilitando le attività logistiche e di trasporto, ad imballaggi pensati per essere facilmente separabili nelle loro diverse componenti, così da agevolare le attività di raccolta, nonché all’importanza delle attività di ricerca svolte per l’individuazione di soluzioni che consentano di realizzare dei poliaccoppiati in carta e plastica bio, allo scopo di consentire il recupero dell’imballaggio così realizzato anche sotto forma di compost negli impianti a biogas.