Nel 2019 raccolte oltre 567 mila tonnellate: è la prima regione italiana per quantità differenziate e avviate a riciclo. Sono state raccolte e avviate al riciclo 567.954 tonnellate di carta e cartone, con una crescita di quasi un punto percentuale rispetto al 2018; ogni cittadino ha contribuito differenziando in media 56,6 kg/anno di carta e cartone. Oltre 14,39 milioni di euro i corrispettivi riconosciuti da Comieco ai Comuni lombardi in convenzione. Una ricerca Astra condotta per Comieco conferma l’attenzione per l’ambiente: l’83% degli intervistati dichiara di fare “sempre/spesso” la raccolta differenziata.
Secondo i dati raccolti nel 25° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, curato e diffuso da Comieco, nel 2019 la raccolta differenziata di carta e cartone in Lombardia è cresciuta dello 0,9% ovvero 4.891 tonnellate in più rispetto all’anno precedente, arrivando a toccare complessivamente 567.954 tonnellate.
“Quasi 1/6 della raccolta nazionale arriva dalla Lombardia: regione che conferma Il trend positivo degli ultimi anni, testimoniando come la raccolta differenziata di carta e cartone sia una pratica ormai diffusa e consolidata” - dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “COMIECO ha gestito, tramite le convenzioni, 211.915 tonnellate di carta e cartone, ovvero il 37,3% del totale, riconoscendo ai Comuni corrispettivi economici pari a 14.397.403 euro.”
Milano, con 181.635 tonnellate e una media pro-capite di 56,8 kg, si conferma la provincia della Lombardia (e d’Italia) che nel 2019 ha raccolto il maggior quantitativo di carta e cartone. In una ideale classifica, la medaglia d’argento spetta alla provincia di Brescia, che ha raccolto 87.964 tonnellate con una media pro-capite di 69,5 kg, mentre a Bergamo quella di bronzo con 70.238 tonnellate e una media pro-capite di 63,3 kg. Seguono, in ordine, le province di Varese con 44.739 tonnellate e una media pro-capite di 50,1 kg, Monza e Brianza con 43.077 tonnellate e una media pro-capite di 49,8 kg, Como con 27.149 tonnellate e una media pro-capite di 49,8 kg, Mantova con 26.361 tonnellate e una media pro-capite di 61,4 kg, Pavia con 26.224 tonnellate e una media pro-capite di 47,6 kg, Cremona con 20.250 tonnellate e una media pro-capite di 56 kg, Lecco con 18.592 tonnellate e una media pro-capite di 53,1 kg, Lodi con 11.376 tonnellate e una media pro-capite di 49,6 kg, e, infine, Sondrio con 10.349 tonnellate e una media pro-capite di 56,9 kg.
La raccolta differenziata di carta e cartone è una pratica sostenibile alla quale i cittadini dedicano molta attenzione e sempre più impegno. Questa tendenza viene confermata non solo dal 25° Rapporto nazionale COMIECO, ma anche da una ricerca demoscopica commissionata dal Consorzio ad Astra Ricerche nei primi mesi del 2020.
Dall’indagine emerge che l’88% dei lombardi è preoccupato per le problematiche ambientali mondiali ed il 68% si impegna in prima persona ad assumere comportamenti sostenibili, tra i quali spicca la raccolta differenziata: l’83% dei lombardi dichiara infatti di effettuarla “sempre/spesso”, (contro il 79,9% della media nazionale) e, soprattutto, bene. Il campione, infatti, si dà 7,67 come voto medio su una scala da 1 a 10.
In caso di dubbi sul corretto conferimento di rifiuti, i lombardi utilizzano quale fonte di informazione primaria i depliant cartacei forniti dal Comune (47%), seguiti dai motori di ricerca (34%), il sito del proprio Comune (27%) e i siti di consorzi che si occupano del riciclo degli imballaggi (13%); inoltre, il 18% degli intervistati dichiara di chiedere suggerimenti ad amici e familiari.
Nel 2019, in Italia sono stati raccolte complessivamente 3,5 milioni di tonnellate in carta e cartone, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. A livello nazionale, si registra un importante miglioramento anche sotto il profilo qualitativo dei materiali a base cellulosica avviati a riciclo: la media di frazioni estranee riscontrate nella raccolta differenziata di carta e cartone effettuata dalle famiglie è scesa sotto la soglia del 3%, mentre è rimasta costante quella derivante dai circuiti commerciali.
Risultati complessivamente positivi che descrivono un settore in salute come confermato anche dal tasso di riciclo degli imballaggi, attestatosi nel 2019 all’81% con un ritmo di crescita che rende fattibile centrare con largo anticipo l’85% che l’Unione Europea ha fissato come obiettivo 2030.