Il Molise è la regione italiana che mette a segno l’incremento percentuale più alto, dopo la Sicilia.
Sono state raccolte complessivamente 8.580 tonnellate con una media pro-capite si attesta ai 27,4 kg/anno, mentre la provincia che contribuisce maggiormente alla raccolta della differenziata è Campobasso, con 6.242 tonnellate raccolte.
In Molise la raccolta differenziata di carta e cartone nel 2019 ha toccato le 8.580 tonnellate, con un incremento del 12,5% sul 2018, il secondo più alto dopo quello registrato in Sicilia. E’ quanto si evince dal 25° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia curato da Comieco.
“In Molise la raccolta differenziata di carta e cartone è passata dalle 7.626 tonnellate del 2018 alle 8.580 tonnellate del 2019, eccellente incremento frutto dell’impegno dei molisani nel conferire correttamente i rifiuti in carta e cartone. La quota media per abitante è invece di 27,4 kg/anno” - sottolinea Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. ”Del totale della raccolta regionale 2019, il circuito Comieco ha gestito direttamente 7.637 tonnellate e riconosciuto ai Comuni molisani in convenzione oltre 384 mila euro in corrispettivi economici.”
La provincia del capoluogo molisano risulta essere la più virtuosa avendo raccolto 6.242 tonnellate, pari a una raccolta media pro-capite di 27,6 kg.
Segue, a grande distanza, la provincia di Isernia con 2.338 tonnellate, per una media pro-capite di 26,9 kg. Sicuramente il diverso numero di abitanti fra le due province, 226.520 a Campobasso e 86.828 a Isernia, incide notevolmente sul differente risultato.
Nel 2019, in Italia sono stati raccolte complessivamente 3,5 milioni di tonnellate in carta e cartone, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. A livello nazionale, si registra un importante miglioramento anche sotto il profilo qualitativo dei materiali a base cellulosica avviati a riciclo: la media di frazioni estranee riscontrate nella raccolta differenziata di carta e cartone effettuata dalle famiglie è scesa sotto la soglia del 3%, mentre è rimasta costante quella derivante dai circuiti commerciali.
Risultati complessivamente positivi che descrivono un settore in salute come confermato anche dal tasso di riciclo degli imballaggi, attestatosi nel 2019 all’81% con un ritmo di crescita che rende fattibile centrare con largo anticipo l’85% che l’Unione Europea ha fissato come obiettivo 2030.