30/04/2014

Innovazione e formazione in campo cartario

Un’indagine commissionata da Comieco a IPSOS nell’autunno scorso, su un campione di aziende associate e non, ha voluto fare il punto sul rapporto della formazione e innovazione e sulle relazioni tra questi due elementi.
Dall’analisi, emerge che la contingenza di crisi che il Paese sta vivendo – seppure conclamata – viene tutto sommato vissuta come temporanea, anche se con orizzonti temporali differenti tra utilizzatori e consorziati, in quanto, quest’ultimi risultano infatti ottimisti nei confronti di una più rapida soluzione.
Il ruolo dell’innovazione come fattore di reazione è risultato patrimonio condiviso dalle aziende, del campione intervistato, ed è sentito in modo un po’ più intenso dai consorziati Comieco, per i quali i costi associati, non sembrano giocare un ruolo deterrente di particolare rilevanza.
Carta e cartone sono senz’altro i materiali a più elevato potenziale di sostegno ai processi di innovazione e alle pratiche della sostenibilità. Va tuttavia evidenziato come l’adesione al tema dell’innovazione tenda a valere più come principio che non come pratica: la formazione – pilastro irrinunciabile di tutti i processi di innovazione – risulta infatti pratica tutto sommato limitatamente diffusa.
Lo scarso ricorso ad aggiornamenti sembra più legato agli investimenti richiesti che non alla disponibilità di accesso a informazioni e materiali. Permane peraltro l’ipotesi – non verificata dall’indagine – che si tratti in parte anche di mancanza di cultura di innovazione che, come è noto, anche a livello di Paese presenta ampio potenziale di miglioramento.
Comieco sempre molto attento in campo di ricerca, innovazione e formazione ricorda che ha messo a disposizione dei propri consorziati e delle aziende una serie di facili strumenti che permettono di affrontare le diverse fasi di progettazione/innovazione, realizzazione e successiva comunicazione delle migliorie ambientali dei propri packaging ed inoltre organizza e supporta attività di formazione gratuita anche con qualificati centri di ricerca in campo cartario.