Le analisi sulla parità di genere non possono prescindere dagli aspetti lavorativi, quanto meno per due ordini di ragioni: la prima è che l’indipendenza economica è la strada maestra per garantire la parità all’interno della società, la seconda è che il lavoro è una delle massime forme di realizzazione sociale. Per questa ragione tanto tra i consumatori, quanto tra gli investitori c’è una crescente attenzione alle politiche aziendali verso le donne, da dimostrare attraverso azioni concrete e non solo principi. Una bussola utile in tal senso è costituita dallo studio “Italy’s Best Employers for Women 2023”, condotto per il terzo anno consecutivo dall’Istituto tedesco Qualità e Finanza (Itqf), in collaborazione con Ubermetrics Technologies e l’Istituto di ricerca economica e gestionale (Imwf). (fonte: La Repubblica)
Sulla base di due milioni di citazioni online, lo studio premia i 360 migliori datori di lavoro per donne in Italia, considerando un universo di oltre 2 mila aziende operanti nella Penisola. La classifica finale nasce dall’integrazione ed elaborazione dei dati raccolti attraverso il social listening (raccolta di dati dalle pagine in lingua italiana e ad accesso libero).
Tra le aziende citate anche alcune del settore di produzione degli imballaggi cellulosici.
Per scoprire di più consulta gli approfondimenti presenti in rete:
https://istituto-qualita.com/italys-best-employers-for-women-2023/