Se si ferma l’economia circolare, di cui siamo leader europei, si ferma il Paese. Per l’Italia, e per alcuni settori in particolare che ne sono best performer, l’economia circolare deve restare al centro dell’agenda politica e delle strategie nazionali.
Per il settore cartario l’economia circolare è da sempre il modello economico e di sviluppo di riferimento. Nel 2021 la produzione cartaria in Italia ha utilizzato complessivamente circa 6 milioni di tonnellate di carta da riciclare, di cui oltre 3,5 milioni provenienti dalla raccolta differenziata comunale. Ciò ha comportato notevoli benefici sia economici che ambientali, se si considerano i costi del mancato smaltimento in discarica e le emissioni di CO2 evitate grazie al riciclo di carta e cartone.
Il modello Conai è un modello vincente che ha nella sussidiarietà al mercato uno dei punti di forza per la garanzia del ritiro e la continuità delle raccolte differenziate comunali e il loro avvio al riciclo, soprattutto nei momenti di crisi. Ma l’ascesa dei prezzi del gas e dell’energia mette a rischio le attività di recupero e riciclo con ricadute pericolose sui territori e per i cittadini. E’ dunque necessario fornire garanzie a comparti industriali, come quello cartario, strategici per l’economia circolare del Paese.
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Università degli Studi di Ferrrara Auditorium Santa Lucia
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