Un incontro sullo sviluppo della letteratura ambientale all’interno di un contesto economico-sociale che volge lo sguardo verso la transizione ecologica in atto. La sfida degli scrittori? Scrivere storie coinvolgenti che stimolino un approfondimento dei temi ambientali.
La tematica ambientale e in particolare i cambiamenti climatici e la transizione ecologica, sono temi all’ordine del giorno, affrontati dai più grandi paesi del mondo durante la COP26 e di cui tutto il mondo ha ormai preso piena consapevolezza. Non è quindi un caso che il tema trovi sempre più spazio anche all’interno del mondo letterario, da sempre capace di intercettare ed esprimere le problematiche, i sogni e le potenzialità della società. Un filone in crescita che Comieco ha scelto di promuovere e supportare, riconoscendone le grandi potenzialità.
Se n’è parlato ad “Ambiente: è il momento di voltare pagina. La letteratura ambientale al tempo della transizione ecologica”, evento tenutosi nell’ambito di Bookcity Milano e organizzato da Comieco, che ha visto la partecipazione di Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, Antonio Massarutto, finalista del Premio Demetra, Carlo Montalbetti Direttore Generale di Comieco e Antonio Ricciardi, direttore Editoriale di Aboca Edizioni.
Scopo dell’evento era quello di sensibilizzare il pubblico della manifestazione milanese sull’importanza di un sempre maggior numero di pubblicazioni sul tema, che hanno la straordinaria capacità di aiutare a creare e diffondere una nuova e diffusa coscienza ambientale nonché stimolare maggiore consapevolezza nelle persone attraverso la potenza delle storie e della narrativa. In Italia, il settore della letteratura ambientale è in espansione, ma ha ancora ampi margini di crescita, oltre ad essere di fronte alla sfida, per gli scrittori, di riuscire a trasmettere temi ambientali in modalità coinvolgenti che stimolino il lettore medio ad approfondire gli argomenti trattati.
La carta, poi, gioca un ruolo significativo in ambito libri. Riciclarla, del resto, significa andare incontro ad un efficientamento energetico e ridurre emissioni di CO2. A titolo esemplificativo, si valuta che, nel 2019, a fronte di circa 4,3 milioni di tonnellate di imballaggi di carta e cartone riciclati, sono state evitate emissioni di CO2 equivalenti a circa 3,6 milioni di tonnellate. L’alta percentuale di riciclo di carta e cartone – che in Italia ha raggiunto e superato con 10 anni di anticipo gli obiettivi fissati dall’UE - è dunque decisiva dal punto di vista della sostenibilità ambientale.