La libertà si muove con la carta: scoprilo al festival “Ti porto al Parri”

Dal 14 novembre al 3 dicembre 2023, alla Casa della Memoria di Milano si tiene il primo festival dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri: due settimane di teatro, musica e incontri per esplorare la storia e la memoria del Novecento, con la direzione artistica dell’associazione Farneto Teatro e con il sostegno del Comune di Milano e di Milano è memoria e il contributo di Comieco.

La carta è da sempre strumento imprescindibile per la diffusione delle idee, della libertà, il confronto, memoria del nostro sapere e della nostra identità di cui oggi gli archivi ci restituiscono copie da conservare e tramandare dove il “concetto di carta” riporta a sentimenti e azioni intrisi di entusiasmo, generosità, coraggio, identità, messaggi in codice; è nella carta che la storia del nostro Paese – e non solo – riconosce il suo naturale medium espressivo. Volantini, diari, manifesti, bollettini, messaggi, lettere, lasciapassare, giornali, riviste: la carta è stata e continua ad essere un mezzo di comunicazione tanto pubblico quanto privato, autoprodotto o “firmato” ma soprattutto uno strumento “popolare” e di immediata diffusione e a cui anche la saggezza popolare riconosce un valore immateriale.

Anche se “c'è carta e carta”, indipendentemente dalla funzione che ricopre, un elemento la caratterizza sempre: la circolarità di idee, di documenti come la carta che questo festival ci aiuta a riscoprire.

Ma c’è anche quella delle buone pratiche: la carta che quotidianamente utilizziamo può essere protagonista di un viaggio “circolare” che inizia con la raccolta differenziata.

Per questo Comieco stimola cittadini, scuole, istituzioni, aziende e associazioni con iniziative che a vario titolo possano accendere l’attenzione sul valore di questo materiale prezioso e quindi stimolare la cura nel fare una buona raccolta differenziata per avere sempre nuova carta.

Il calendario prevede sei spettacoli dal vivo, due presentazioni di libri, due visite in archivio e biblioteca e un talk. Gli eventi sono tutti gratuiti: scopri di più nel comunicato scaricabile in questa pagina.

L’Istituto nazionale Ferruccio Parri si costituisce a Milano nel 1949 con lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà  (CVL) e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLN).

Il nucleo originario dell’archivio dell’Istituto è composto dal patrimonio documentario prodotto nel corso della Resistenza.

Fin dalla sua nascita, l’Istituto nazionale e gli altri istituti provinciali della Resistenza allora esistenti vengono autorizzati dal Consiglio superiore per gli Archivi di Stato a conservare, al pari degli Archivi di Stato, i documenti prodotti dalle formazioni partigiane e dagli organi politici della Resistenza.

Nei suoi molti anni di vita l’Istituto amplia il suo campo di interesse a tutta l’età contemporanea. Per questo nell’archivio sono presenti fondi sulla Prima guerra mondiale, sulla guerra di Spagna, sugli anni della contestazione giovanile.

L’Istituto custodisce anche gli archivi di molti sindaci socialisti di Milano come Antonio Greppi, Angelo Filippetti, Gino Cassinis e Carlo Tognoli.  

Oggi l’archivio del Parri conserva ben 600 metri lineari di documenti, circa la lunghezza di 6 campi da calcio, e circa 15 mila documenti fotografici.

E poi manifesti, volantini e oggetti che raccontano la storia del Novecento. Tra questi si trovano anche oggetti unici e particolari, come le sagome nere utilizzate da Dario Fo durante delle manifestazioni a sostegno dei desaparecidos, o l’ultimo biglietto autografo di Benito Mussolini, datato 27 aprile 1945.

La Biblioteca dell’Istituto possiede oltre cento mila volumi: conserva testi che spaziano dal movimento antifascista e dalla Resistenza italiana ed europea fino alla storia dei movimenti politici e culturali, passando per gli studi sul colonialismo e sulla decolonizzazione.