Il seminario "Oltre l’etichettatura ambientale come comunicare la sostenibilità dell’imballaggio" ha inaugurato il ricco programma di Talks previsto all'interno di Viscom.
L'incontro ha rappresentato un momento di riflessione - insieme a Federica Brumen, Ricerca & Sviluppo, Comieco - Elisa Richelmi, co-founder @xxystudio, Visual Design Course Director @Raffles e Nicola Robecchi, Founder Wilden Herbals - sull’importanza della comunicazione visiva per promuovere la sostenibilità di un imballaggio.
Il decreto legislativo del 3 settembre 2020, che ha recepito le nuove regole UE sugli imballaggi, che hanno reso l’etichettatura obbligatoriaha, è entrato definitivamente in vigore dal 1° gennaio 2023. L’obiettivo delle disposizioni era quello di supportare il consumatore nella raccolta differenziata attraverso opportune diciture in etichetta.
In merito a tutto ciò che c’è da sapere per le etichette ambientali, CONAI ha realizzato una linea guida. Questo documento è il risultato del lavoro svolto dal Ministero in concertazione con il gruppo tecnico di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, il cui intervento è stato decisivo per arrivare a una soluzione di marcatura che fosse in linea con le direttive europee e che al tempo stesso tenesse conto delle esigenze dei comparti industriali.
Il consumatore ricopre un ruolo strategico nel corretto conferimento dei rifiuti prodotti nell'ambito delle sue attività domestiche e l’etichettatura obbligatoria è un’alleata preziosa e uno strumento a sua disposizione.
Si sitima che l’ulteriore sforzo nella qualità della raccolta differenziata nelle nostre case concorrerebbe al raggiungimento dell’obiettivo europeo di riciclo dell’85% al 2035, come definito dalla UE, ma il compito del consumatore va reso più semplice. Sembra che certi "packaging" preferiscano ingaggiare i consumatori in una caccia al tesoro dell'etichetta ambientale, quasi alla stregua dell'individuazione dei minuti di cottura della pasta.