Roma, 24 maggio - 80 lavori di designer ''Beyond boxes'', cioè oltre l'impiego dello scatolone. Insomma, oggetti in carta e cartone diversi da quelli che comunemente si associano a questo materiale. Che siano utilizzati modificandone la destinazione d'uso - come gli abiti-scultura e gli accessori di Caterina Crepax, realizzati persino con la carta per pasticcini - o derivati dal riciclaggio, la carta e il cartone sono antichi e tuttavia attuali, e qui sono elaborati in una nuova dimensione progettuale che non è più quella del provvisorio ''usa e getta'', senza però essere quella del materiale indistruttibile.
''Questo evento - ha affermato Paolo Russo, presidente della Commissione d'inchiesta del ciclo rifiuti, altrimenti detta ''antiecomafia'' - è la dimostrazione che la raccolta differenziata è uno strumento che si può esprimere in passaggi articolati, e che accanto al traffico illecito di rifiuti si puo' verificare un segno di rilievo straordinario''. Carta e cartone ''sono stati fonte di stimolo - ha spiegato Lucio Barbera, preside della Facoltà di Architettura Quaroni dell'Università La Sapienza, che ha organizzato l'evento in collaborazione con Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo imballaggi - per reinventare nuove forme e usi''. L'esposizione alla Casa dell'Architettura all'Acquario Romano è stata inaugurata nei giorni scorso e resterà aperta fino al 30 maggio.
Tra gli oggetti esposti, la celebre poltrona che Frank O. Gehry realizzò col cartone ondulato nel 1972 o la sedia ''Terra'' del gruppo Nucleo, un'anima di cartone studiata per formare una poltrona d'erba, completa di semi per il prato. Fra i lavori di Stange Designer, Kazuhiko Tomita e Olivier Leblois fino ai mobili in acciaio e cartone di Fernando e Humberto Campana, Lucia Pietroni e Sveva Barbera, curatrici della mostra, hanno destinato una sezione particolare ai giovani designer ''under 30'', che hanno appositamente concepito una collezione di carta.