Gli oltre 35.000 volumi raccolti saranno destinati ai progetti di alfabetizzazione e corsi di lingua italiana della Fondazione IntegrA/Azione
Un risultato a dir poco lusinghiero quello ottenuto grazie all’iniziativa “Nuova vita ai tuoi libri”, la campagna di raccolta libri usati promossa da
Feltrinelli in collaborazione con
Comieco svoltasi dal 12 al 14 aprile scorsi. Nei tre giorni di iniziativa, infatti, sono stati consegnati nelle librerie Feltrinelli di tutta Italia ben
35.000 volumi usati: quasi il 90% dei libri raccolti sono stati donati alla
Fondazione IntegrA/Azione a sostegno dei progetti di alfabetizzazione e corsi di lingua italiana per stranieri. I 3.500 volumi non adatti alle finalità educative di
Fondazione Integra/Azione invece, sono stati comunque avviati agli impianti di riciclaggio, grazie alla collaborazione di
Comieco che ha sostenuto questa iniziativa in quanto finalizzata ad un riutilizzo intelligente delle risorse – in questo caso dei libri – a fini sociali.
“Iniziative ben riuscite come questa sono la riprova che quello che per molti rappresenta il “di più” per altri può diventare utile e necessario – dichiara
Luca Odevaine, presidente della Fondazione IntegrA/Azione -.
Straordinario è stato anche l'apprezzamento da parte del pubblico: post su Facebook e Twitter, mail e telefonate alla sede di Librerie Feltrinelli e della nostra Fondazione, hanno confermato il forte gradimento per un’iniziativa che ha saputo tenere insieme solidarietà ed ecologia dimostrando vera integrazione”.
Dopo una prima fase di catalogazione di tutti i volumi raccolti, appartenenti alla letteratura, alla saggistica, ai testi didattici e corsi di lingue, fino a enciclopedie e dizionari, è iniziata la distribuzione all'interno dei
C.A.R.A. (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) dei centri dell'immigrazione del Ministero dell'Interno, dando così supporto agli spazi dedicati alla formazione linguistica dei migranti. Parte dei volumi, destinati principalmente ai
C.A.R.A di Caltanissetta, Crotone, Foggia, Catania e Roma, hanno contribuito alla realizzazione di piccole strutture bibliotecarie dove, gli oltre 6.000 ospiti dei centri, possono prendere i libri in prestito o semplicemente fermarsi a leggerli. Parte delle persone accolte nei centri possiedono infatti, un buon livello di scolarizzazione, ma per lo status in cui risiedono non hanno la possibilità di acquistare libri e non possono accedere al sistema di prestito nelle biblioteche pubbliche.
Altri testi invece, saranno indirizzati nelle scuole d'italiano L2, realtà didattiche nate come spazi di esperienze sociali e di apprendimento. Nel processo di integrazione di persone straniere infatti, è indispensabile l'apprendimento della lingua del Paese d’accoglienza come lingua seconda, definita appunto L2, perché questa rappresenta la via necessaria per abbattere le barriere linguistiche, strumento essenziale per l’attivazione della comunicazione e dell'interazione con il contesto sociale di accoglienza.