Il comparto dell’ortofrutta è oggetto di grande attenzione nella tematica della riduzione degli sprechi, quindi lo
sviluppo del packaging si è concentrato negli anni prioritariamente per soddisfare le
esigenze della catena logistica e per garantire che la frutta giungesse a destinazione in condizioni ottimale, fino ad approfondire più recentemente funzionalità legate al
rallentamento del processo di maturazione della confezione di vendita per contrastare nello specifico gli sprechi di cibo (
il 34% dei consumatori butta via frutta e verdura dopo l’acquisto perché una volta a casa vanno troppo velocemente a male, fonte
Waste Watcher).
Per allungare il periodo utile di commercializzazione dei prodotti freschi ad esempio spesso si confeziona frutta acerba penalizzando negativamente le caratteristiche organolettiche e sensoriali. Pertanto, controllare la permanenza dei
microrganismi sulle superfici a contatto con il prodotto, compresi i materiali di imballaggio, è fondamentale per poter raggiungere standard di sicurezza alimentare, migliorare la qualità complessiva e la conservabilità dei prodotti freschi riducendo così la probabilità di sprechi alimentari.
A conferma delle qualità di carta e cartone nel comparto ortofrutta si mettono in rilievo i
risultati della ricerca portata avanti dal Consorzio Bestack, e sostenuta da Comieco, in collaborazione con
il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, che evidenziano che l'uso di imballaggi in cartone ondulato per la commercializzazione di frutta fresca rappresenta un vantaggio in termini di trasferimento microbico inferiore, di aumento di shelf-life e di riduzione degli sprechi alimentari, sia nella filiera che a casa del consumatore.
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banca dati Best Pack sulle soluzioni di imballaggio in carta e cartone che hanno fatto la storia del il comparto dell’ortofrutta dal 2001 ad oggi:
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