La caratteristica che non ti aspetti della carta? La versatilità. La carta infatti non viene impiegata soltanto nella produzione di numerosi oggetti di uso comune. Quando viene lavorata da mani sapienti, è in grado di dare vita a delle autentiche opere d’arte. Per avere una dimostrazione visiva di quello che abbiamo appena detto, basta andare a Lecce. Città indissolubilmente legata alla raffinatezza del Barocco e nota anche per essere la culla dell’arte della cartapesta.
A partire dal XVIII secolo, Lecce divenne il principale centro nel regno borbonico in cui si lavorava questo materiale duttile e leggero, capace di lasciarsi modellare a seconda dell’estro creativo dell’artigiano. Si ritiene che il primo cartapestaio riconosciuto ufficialmente fosse un barbiere attivo nella seconda metà del Settecento, un certo Pietro Surgenti, soprannominato Mesciu Pietru (mastro Pietro) de li Cristi per la sua vasta produzione di crocefissi.
Del resto, la cartapesta trovò - e tuttora trova in parte - nell’iconografia religiosa il suo maggiore utilizzo, per far fronte alla richiesta di oggetti sacri da parte delle numerose confraternite sorte sul territorio salentino. Parliamo quindi di crocefissi, per l’appunto, ma anche di statue di santi e della Madonna in cartapesta, che avevano il vantaggio di essere molto più facili da trasportare in occasione di cerimonie e processioni.
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Oggi è possibile ripercorrere la storia della lavorazione di questo straordinario materiale e scoprirne i segreti visitando il Museo della Cartapesta, inaugurato nel 2009, situato all’interno di alcune sale del castello di Carlo V, nel centro storico di Lecce. Qui sono custodite un centinaio di opere appartenenti ai più grandi cartapestai salentini, dal Settecento fino ai giorni nostri. A colpire l’occhio sono soprattutto la precisione dei dettagli nelle statue e le espressioni dei personaggi ricche di pathos. Agli artisti veniva chiesto proprio questo: personificare la devozione con opere capaci di toccare le corde più profonde dell’anima dei fedeli.
Di generazione in generazione i cartapestai hanno trasmesso le loro abilità e le loro conoscenze, e ciò ha permesso che questa antica tradizione venisse custodita intatta nel corso dei secoli. La base di partenza è costituita, se vogliamo, da pochi ingredienti “poveri”: acqua, carta straccia, colla di farina, paglia e gesso. Ma tutto sta nella maestria e nel lavoro certosino dei cartapestai, gli artisti della carta, che dipingendo poi con colori ad olio danno il tocco finale ai loro manufatti.
La magia della cartapesta è rimasta la stessa. E ancora oggi, se ti capita di girare per i vicoli nel cuore di Lecce, puoi sbirciare all’interno delle botteghe artigiane e dei laboratori e ammirare la lavorazione delle statue con gli scheletri impagliati o quella della carta che viene stirata e modellata tramite dei ferri arroventati. Un vero e proprio rito, fatto di movimenti lenti e precisi, che non finisce mai di stupire.
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Museo della Cartapesta
Via XXV Luglio, 32 - 73100 Lecce
Orari: dal lunedì al venerdì 9:00 – 21:00, mentre sabato, domenica e festivi 9.30 – 21.00 (giugno e settembre) dal lunedì al venerdì 09:00 – 23:00, mentre sabato, domenica e festivi 9.30 – 23.00 (luglio e agosto)
Telefono: +39 0832 246517
Posta elettronica: castellocarlov@gmail.com
Per ulteriori informazioni: www.castellocarlov.it/museo-della-cartapesta/