Gli
imballaggi biodegradabili e compostabili sono entrati a far parte dell'uso quotidiano, aumenta la loro diffusione in termini di quantità e aumentano le applicazioni innovative. Questo stimolo è arrivato al mercato prima di tutto da leve normative, in secondo luogo dalla consapevolezza delle filiere produttive di dover operare verso un'efficienza dell'uso delle risorse e di poter immettere sul mercato prodotti sostenibili e competitivi.
Ai fini di una corretta
gestione e raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, il consumatore risulta un anello importante nel conferimento di questi beni nella raccolta differenziata, qui di seguito si forniscono alcune indicazioni:
- sono considerati imballaggi biodegradabili e compostabili solo quelli che sono computabili e conformi alla
norma UNI EN 13432-2002;
- gli imballaggi biodegradabili e compostabili non vanno dispersi nell'ambiente perché il loro tempo di degradazione potrebbe durare anni;
- per la raccolta dell'umido domestico devono essere utilizzati sacchetti biodegradabili;
- gli imballaggi, i bicchieri e stoviglie biodegradabili e compostabili in carta se sporchi possono essere raccolti con l'umido per essere inviati a riciclo organico. Oppure, se non contaminati da rifiuti alimentari, possono essere raccolti insieme alla carta.