Come si faceva la carta una volta? Poter ripercorrere i vari passaggi della sua produzione è sempre un’esperienza affascinante. Al valore di una tradizione secolare aggiungiamoci anche una suggestiva cornice naturale, ed ecco che abbiamo la nostra prossima cartolina da Comieco: la Valle delle Cartiere, a Toscolano Maderno. Siamo sulla sponda bresciana del Garda, sospesi tra lago e montagna.
Immergersi nella Valle delle Cartiere non significa solo concedersi una piacevole passeggiata in mezzo alla vegetazione lussureggiante, ma significa anche compiere un viaggio nella storia, alla scoperta di quello che fu il distretto cartario più importante della Repubblica di Venezia. Il percorso escursionistico, che non presenta particolari difficoltà ed è alla portata di tutti, ospita al suo interno un importante sito di archeologia industriale: oggi è infatti possibile ammirare i resti di alcune cartiere portati alla luce tra il 2002 e il 2006 da un’équipe dell’Università di Padova.
Potremmo dire che per decenni, anzi secoli, la carta è stata l’oro di Toscolano Maderno. Si fa riferimento per la prima volta alla presenza di una cartiera nella zona in un atto notarile del 1381. Ma è tra la fine del XV e il XVI secolo che la valle conosce il suo periodo di massimo splendore e si impone come il primo fornitore della Serenissima per la carta da stampa. Nonostante fosse più distante da Venezia rispetto ad altri distretti cartari, Toscolano si costruisce un nome, distinguendosi soprattutto per l’eccellente qualità della sua carta. Merito della perizia dei mastri cartai, unita alla capacità imprenditoriale dei toscolanesi e alle caratteristiche favorevoli del territorio. Pensate, nella prima metà del cinquecento il polo produttivo di Toscolano Maderno arriva a contare oltre 35 cartiere.
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Nel 1630, però, un evento terribile come la peste frena bruscamente questa ascesa e sferra un duro colpo all’industria locale della carta. La popolazione viene decimata, e perdono la vita anche numerosi artigiani e operai delle cartiere. Verso la metà del Settecento la valle vive un secondo periodo di prosperità, ma questa volta è un fuoco di paglia. Con l’avvento dell’era industriale le cartiere di Toscolano perdono di competitività e imboccano la strada del tramonto.
Ecco, se vuoi rivivere la storia della Valle delle Cartiere in maniera ancora più coinvolgente, non puoi perderti il Museo della Carta (inaugurato nel giugno del 2007), che si trova proprio lungo il sentiero che attraversa la valle, all’interno dell’antico complesso produttivo di Maina Inferiore. Attraverso ricostruzioni e reperti originali, potrai vedere con i tuoi occhi come è cambiato il procedimento di realizzazione di un foglio di carta dal tardo medioevo a oggi.
È davvero difficile riprodurre a parole le sensazioni che si provano quando si visita il museo. L’acqua del torrente Toscolano che aziona i macchinari, le grandi vasche di pietra dove vengono lasciati a macerare gli stracci (materie prime seconde ante litteram), i gesti lenti e precisi dei mastri cartai, il foglio che prende vita: come chiamarla se non pura magia? O se proprio vogliamo tenere i piedi per terra, la quintessenza dell’artigianalità. La carta è anche questo.
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Museo della Carta
Via Valle delle Cartiere, 57/59 - 25088 Toscolano Maderno (BS)
Orari: aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (dal 1 giugno al 15 ottobre)
Telefono: + 39 0365 641050 / 0365 546023
Posta elettronica: info@valledellecartiere.it
Per ulteriori informazioni: www.valledellecartiere.it