20/10/2017

Zuri

Oggi facciamo una bella chiacchierata con Daniel Kocyba, che, assieme a Wilhelm von Bodelschwingh, ha creato Zoobotics ad Amburgo e progettato Zuri 01, un incredibile robot modulare, realizzato in carta e cartone, che può essere programmato e si muove autonomamente o guidato da una app.

Ciao Daniel, raccontaci chi sei e come è nata Zoobotics?
Ho creato Zoobotics con il mio amico Wilhelm circa sette anni fa. Lavoriamo entrambi come industrial designer presso uno studio e abbiamo fatto numerosi progetti per compagnie aeree e nel settore medicale. Siamo sempre stati affascinati dal mondo dei robot. Abbiamo iniziato un po' per divertimento nel tempo libero e abbiamo iniziato a contattare aziende del settore con cui sviluppare un robot con un approccio da designer ed un'estetica curata. Siccome non abbiamo trovato aziende interessate, abbiamo deciso di provarci da soli.

Come funziona Zuri?
Zuri è modulare, ha una base rotonda a cui si possono connettere 4 o 6 gambe. Abbiamo sviluppato due tipi di gambe, con due o tre gradi di libertà, che hanno due o tre motori per gamba e complessità di programmazione diverse. Zuri ha 12 configurazioni diverse da programmare con codici diversi generati da Arduino, la piattaforma italiana opensource. Zuri si muove anche autonomamente, avanti e indietro e cambia direzione se trova un ostacolo sul suo percorso. Abbiamo anche sperimentato versioni controllate con un app tramite bluetooth sullo smartphone. Ogni componente è in carta o cartone, persino i perni attorno ai quali ruotano le gambe sono dei fogli di carta arrotolati e incollati. Adesso stiamo progettando anche tre tipi di ruote, sempre in cartone, per aumentare le possibili configurazioni.

Perché avete scelto carta e cartone per sviluppare il vostro primo robot?
La carta è un materiale fantastico, perfetto per sperimentare e sviluppare nuove idee. All'inizio avevamo provato a fare un robot di metallo, ma è un materiale costoso e difficile da tagliare. Così abbiamo scelto la carta, che non solo è economica, ma la puoi tagliare sulla tua scrivania con un semplice taglierino. La puoi anche decorare e colorare a tuo piacimento, e questa è una caratteristica molto apprezzata dalle scuole e le università. All'inizio volevamo progettare un robot esclusivamente di carta con componenti che chiunque potesse stamparsi con la propria stampante di casa e tagliare con il taglierino. Abbiamo però trovato dei problemi di stabilità, che abbiamo superato impiegando anche il cartone per alcuni parti e decidendo di usare il taglio al laser. Questa tecnologia però lascia aloni neri sul cartone bianco e bisogna lavarsi le mani spesso per evitare le ditate.

Avete provato a produrre anche robot con altri materiali?
Sì, oltre allo Zuri 01 in carta e cartone, abbiamo sviluppato una versione in legno tagliato al laser, e una versione in PLA da produrre con stampanti 3D. I materiali e le tecnologie di produzione influiscono molto sull'estetica dei robot. Il Paperbot è molto più simpatico e dolce, il robot stampato 3d ha un aspetto molto diveso, tecnico e aggressivo, perché abbiamo dovuto ridurre il numero di componenti e le loro dimensioni perché i tempi di produzione con le stampanti 3D sono molto lunghi.

Qual è il materiale che ti è piaciuto di più da usare?
Senz'altro la carta. Se fai qualche errore nella fase di progettazione, puoi rifare il componente senza tanti problemi. Se si rompe un componente, non ci sono problemi, lo rifai senza grandi spese. È vero, ha qualche problema con l'acqua e il calore, ma è così economico e flessibile.

Ci sono altri progetti di carta e cartone che vi hanno ispirato?
A dire il vero non ci sono progetti simili a cui potevamo ispirarci, solo qualche giocattolo di carta, ma senza tutta questa elettronica. Ci siamo ispirati al mondo degli origami per alcuni accorgimenti nelle pieghe del cartone.

Quali sono i prossimi traguardi che il vostro robottino taglierà?
Zuri nasce come progetto didattico per le scuole, perché gli studenti possono costruirlo con strumenti comuni, un taglierino, un righello, colla, cacciavite, e coinvolge più discipline: elettronica, programmazione e arte. Adesso abbiamo individuato un produttore cinese e siamo concentrati maggiormente sullo sviluppo del prodotto nella versione più semplice con 4 gambe e sulla sua commercializzazione; partecipiamo a tre maker fairs ogni anno e siamo quasi pronti a lanciare una campagna di fundraising su Kickstarter per la produzione vera e propria.
 

ZOOBOTICS

Am Sandtorkai 3 / IV
Boden 20457 Hamburg – Germany
http://zoobotics.de/
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